CIAMPOLINI (PDL) SULLA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO SULLA RIMOZIONE DEL CROCIFISSO DALLE SCUOLE
"Una sentenza che mina pesantemente l'identità storica, culturale e spirituale del popolo italiano"
Come cattolico sono profondamente rattristato dalla decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, come genitore sono allibito dall’accanimento della Sig.ra Soile Lautsi Albertin, cittadina italiana di origine finlandese che, per un atto di mera vanità, si è lanciata in una sfida dal furore ideologico e del quale mi sfugge la logica.
Mi piacerebbe chiedere alla nostra concittadina acquisita: “Signora ma lei festeggia il Natale con la sua famiglia?”.
Questa sentenza non afferma la laicità dello Stato, mina invece pesantemente l’identità storica, culturale e spirituale del popolo italiano e non solo.
L’Europa di oggi ha come padri fondatori Shuman, Adenauer e De Gasperi e decisioni come questa, per altro unica nel suo genere, tradiscono l'idea di Europa dei fondatori.
Vale a poco la considerazione che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è cosa ben diversa dalla Corte Europea di Giustizia, vale altresì poco la considerazione che tutti i gradi di giudizio italiani hanno visto soccombente la sig.ra Soile Lautsi Albertin.
Rattrista il pensiero che tra i giudici estensori della sentenza sieda il Dott. Vladimiro Zagrebelski che dal 1998 al 2001 è stato responsabile dell’ufficio legislativo del Ministero di Grazia e Giustizia con il ministro Giovanni Maria Flick, autorevole ministro del Governo Prodi.
Apprezzo gli interventi dei molti colleghi anche non cattolici che si richiamano ai valori e le tradizioni storiche e culturali rappresentate dalla croce.
Auspico che il ricorso che verrà presentato dal Governo italiano venga accolto.
Filippo Ciampolini consigliere provinciale PDL