LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Il dibattito in Consiglio provinciale
Il Consiglio provinciale ha ricordato i venti anni della caduta del Muro di Berlino. Lazzerini (Sinistra per la Provincia) ha ricordato che: “Oltre al Muro di Berlino, che viene ricordato da tutti come un momento di libertà, ci sono ancora tanti muri in Europa. Quelli di Belfast, sono 26 e dividono cattolici da protestanti, le barriere erette per impedire ai migranti africani di entrare in Europa, il muro tra Israele e Palestina, la barriera di filo spinato che, a Cipro, divide i turchi dai greci. E fuori dal nostro continente la divisione blindata delle due Coree, quella militarizzata nel Kashmir tra India e Pakistan ed il confine militarizzato che divide l’India dal Bangladesh. Tra Usa e Messico c’è un muro di 22 chilometri alto 3 metri. Iran e Iraq hanno un muro per bloccare, insieme, i guerriglieri curdi. A Baghdad c’è un muro per separare sciiti e sunniti. C’è una barriera anche tra Botswana e Zimbabwe, una cortina elettrificata tra Marocco e Sahara lunga 2710 chilometri. Per ora ci accontentiamo di ricordare che almeno quel muro è caduto ma dobbiamo tenere bene presente che ci sono ancora tantissimi altri muri da abbattere”. Per Cordone (Lega Nord): “Quando Berlino fu divisa in due, quando fu eretto questo muro si compì una grande tragedia che divise ancora di più il mondo in due parti. Lo smantellamento del muro di Berlino per noi, penso per tanti, fu una celebrazione della libertà”. Per Cantini (IDV): “.Il 1989 è stato l’anno più importante nella storia del mondo dal ‘45 in poi. In ambito internazionale ha portato un cambiamento totale, ha segnato la fine del comunismo in Europa, dell’Unione Sovietica e della guerra fredda e ha aperto la strada all’unificazione tedesca e a un’estensione senza precedenti dell’Unione europea: da Lisbona a Budapest, con l’allargamento della Nato, alla globalizzazione e all’ascesa dell’Asia, con varie potenze economiche”. Villa (PDL) ha ricordato che: “La legge 61 del 2005 recita all’articolo primo che la Repubblica Italiana dichiara il 9 novembre giornata della libertà, quale ricorrenza dell’abbattimento del muro di Berlino, evento simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo. Perché 4 anni fa in Parlamento l’allora DS, Rifondazione, Italia dei Valori, Comunisti Italiani, i Verdi votarono compattamente contro questo provvedimento. Perché, ancora mi chiedo”. Per Fusi (PD): “La caduta del Muro di Berlino è stata la fine della guerra fredda, di quella che viene chiamata la terza guerra mondiale. Il muro non era nato a caso, era nato per una visione politica che ingessava il mondo in due schieramenti. E’ stato appunto un evento straordinario che, purtroppo, non ha dato vita al nuovo ordine internazionale, fondato sulla stabilità e sulla pace, perché la storia va avanti e le guerre continuano. Un nuovo ordine internazionale che, forse, in quel giorno poteva apparire a portata di mano, non è nato”. Infine il Presidente della Giunta Barducci: “La caduta del muro è stato un bene perché ha consentito all’Europa di iniziare una storia diversa. Al di là delle strumentalizzazioni occorre avere in testa un obiettivo semplice che è quello di rendere libera per l’umanità intera la possibilità di muoversi, la possibilità di conoscersi, di scambiarsi, e ognuno sia nelle condizioni di potere immaginare e costruire il proprio futuro. Un’Europa che, faticosamente, ha cercato e sta cercando di darsi una dimensione di un grande territorio libero, in cui è possibile muoversi tutt’insieme è nata con la caduta del Muro di Berlino. Dobbiamo sottolineare un avvenimento avvenuto 20 anni fa e dobbiamo misurarsi con la storia, per come questa si è costruita, e uscire da ogni lettura di comodo dal punto di vista politico ma anche dal punto di vista ideologico”.