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LA CASSA INTEGRAZIONE ALLA GKN
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

La cassa integrazione per 100 lavoratori della GKN di Campi Bisenzio è stata al centro di una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) alla quale ha risposto l’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede. “Della situazione inerente la Gkn il Consiglio provinciale si è già occupato lo scorso 26 ottobre. Il provvedimento di cassa integrazione ordinario avviato lo scorso 1 novembre riguarda, come già informato nella seduta precedente, 153 dipendenti (il totale degli addetti indiretti dell’azienda) per 13 settimane. E’ in atto la trattativa fra le parti che ha prodotto un’ipotesi di accordo che dovrà poi essere ratificato, come di consueto, dall’assemblea dei lavoratori. In tale testo – ha spiegato Di Fede – l’azienda si impegna, qualunque cosa accada nel corso del 2010, a non diminuire l’organico affrontando eventuali eccedenze tramite l’utilizzo degli ammortizzatori meno invasivi (si ipotizza l’uso del Contratto di Solidarietà o della cassa integrazione straordinaria con integrazione al reddito). Per le organizzazioni sindacali il risultato raggiunto finora, seppur in attesa di formalizzazione e ratifica, rappresenta la ripresa delle relazioni industriali all’interno di Gkn. L’impegno che l’azienda si assume è importante perché scongiura la perdita di posti di lavoro. Rimane l’esigenza dell’azienda di riequilibrare il rapporto fra addetti diretti (considerati in eccesso) ed indiretti. Per quanto attiene al periodo di CIGO riguardante gli altri 284 dipendenti (il totale degli addetti diretti), tale provvedimento è già stato richiesto ed i sindacati si augurano di trovare anche in questo caso un accordo soddisfacente. Si ribadisce che su tali dinamiche, proprie delle parti, non è previsto un ruolo delle istituzioni”. Per Calò: “C’è uno scontro, sempre più aspro, all’interno dell’azienda, come ha più volte ricordato la Fiom. Siamo di fronte ad una multinazionale che continua, bene o male, a portare avanti una modalità nelle relazioni sindacali che guarda molto al profitto e poco alla qualità del lavoro, ai diritti e alle prerogative dei lavoratori. Sulla Gkn si avverte un clima di forte precarietà. Posso convenire che su queste dinamiche non è previsto un ruolo da parte delle istituzioni ma laddove c’è un presidio e l’interlocutore è una multinazionale, e sappiamo che le multinazionali sono molto disinvolte nel rispettare i patti sottoscritti per lo sviluppo e l’occupazione, un intervento è necessario. In questo momento i lavoratori non devono essere lasciati soli di fronte alla crisi e di fronte a misure inadeguate che il governo di Centrodestra sta mettendo in atto per ciò che riguarda il lavoro, il salario e il sostegno al reddito”.

17/11/2009 13.26
Provincia di Firenze