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LA CHIUSURA DELLA WARNACO ITALY A BARBERINO DI MUGELLO
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

L’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità dei consiglieri Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) sulla chiusura del magazzino Warnaco Italy Srl (marchio Calvin Klein) di Barberino di Mugello con 130 lavoratori che perdono il posto di lavoro. “La Warnaco Italy è una multinazionale statunitense che gestisce il marchio Calvin Klein e occupa in Provincia di Firenze 204 dipendenti con un importante indotto. L’azienda è suddivisa in due parti, la parte tessile e la parte logistica per questo i lavoratori sono seguiti dalle organizzazioni sindacali. Relativamente alla Warnaco è in corso una procedura di mobilità, avviata nel 2008, per 45 addetti mentre una nuova procedura, relativa a 35 dipendenti, è stata avviata lo scorso 16 ottobre 2009. La sede si trova a Sesto Fiorentino mentre a Barberino è sito il magazzino. L’attività logistica viene gestita da un piccolo contingente di addetti della Warnaco, 27 in totale, coinvolti nella seconda procedura e dai dipendenti di alcune cooperative, e sono circa 130, tra i quali il contingente più cospicuo è quello della cooperativa Cristal: 70 addetti di cui 50 sono soci lavoratori. La necessità di riorganizzare la logistica ha prodotto la decisione della multinazionale di chiudere il magazzino entro il 2010, l’operazione dovrebbe iniziare a giugno per concludersi a novembre. La relativa attività verrà trasferita a Rotterdam, in Olanda, la decisione assunta è stata comunicata ai sindacati che seguono la Warnaco. L’azienda – ha aggiunto Di Fede – sostiene che la riorganizzazione, che durerà appunto un anno, non significa chiusura dell’unità produttiva e che l’attività di business rimarrà sul territorio fiorentino. E’ in corso una trattativa che avrebbe prodotto ipotesi di accordo tra le parti per la richiesta della cassa integrazione, per cessazione del reparto logistica, per un anno, a decorrere dal primo giugno del 2010. Seguita da una procedura di mobilità con incentivo. Le organizzazioni sindacali che seguono la logistica hanno chiesto un incontro all’azienda Warnaco, fissata in Confindusfria Firenze il prossimo 3 dicembre e un incontro con l’Assessore al lavoro, Elisa Simoni che rappresento, per l’attivazione dell’unità di crisi come occasione per potere verificare tutte le strade da percorrere”. Calò ha ricordato che questa: “E’ la settima crisi aziendale sul territorio del Mugello. Non c’è solamente l’elemento della perdita del lavoro per 130 lavoratori, ma c’è il danno che questa crisi, questa delocalizzazione crea nell’indotto. Il giro di affari collegato a questo stabilimento era un volano per l’economia di quel territorio. Aspettiamo l’incontro fissato per il 3 dicembre. La C.G.I.L. è allarmata per la gravità della vicenda Warnaco e chiede alle istituzioni e all’Unione industriali di Firenze un intervento attivo sulla vicenda. Sulla questione deve esserci la massima attenzione perché il percorso è molto accidentato con un interlocutore, in questo caso una multinazionale, che non semplifica la soluzione. C’è la necessità di fermare in qualche modo la perdita di lavoro, c’è la necessità di attivare una cassa integrazione straordinaria che permetta non solo di governare gli esuberi ma di consentire a quei lavoratori, dopo avere perso il lavoro, di non avere un ulteriori danni per il salario”.

25/11/2009 17.53
Provincia di Firenze