INAUGURATI AL CELLINI TORNABUONI DUE NUOVI LABORATORI E UN ARCHIVIO
L’Assessore all’Edilizia scolastica Stefano Giorgetti: “La funzionalità dei laboratori è fondamentale per tutte le scuole, in modo particolare per quelle ad indirizzo professionale e tecnico”
Un laboratorio di sartoria, un’aula di disegno ed un archivio: sono i nuovi locali che la Provincia ha realizzato per gli studenti dell’istituto Cellini-Tornabuoni di via Masaccio a Firenze. I tre nuovi spazi sono stati inaugurati questa mattina, alla presenza degli Assessori provinciali all’Edilizia scolastica Stefano Giorgetti e all’Istruzione Giovanni Di Fede. Hanno partecipato alla cerimonia, naturalmente, anche i diretti interessati: la Dirigente scolastica Maria Giuseppina Delle Rose, gli studenti e il corpo docente della scuola.
“Gli istituti del territorio ci comunicano le loro necessità in termini di spazi, aule, laboratori” afferma l’assessore Stefano Giorgetti, con delega all’Edilizia scolastica. “La Provincia cerca di dare risposte concrete ai bisogni delle singole scuole e, soprattutto, dei tanti studenti che ci contattano. Dalla funzionalità delle aule speciali dipende gran parte dell’attività didattica dei nostri istituti, in modo particolare di quelli a indirizzo professionale e tecnico. Per questo siamo soddisfatti di aver progettato questi nuovi locali che sappiamo essere necessari all’applicazione e alle esercitazioni concrete delle materie apprese dai ragazzi in classe”.
Quello inaugurato questa mattina dagli amministratori di Palazzo Medici è stato un intervento che ha toccato uno spazio già esistente: non si è, quindi, costruito un nuovo complesso edilizio, ma si è proceduto alla trasformazione di un locale già esistente al piano terra dell’istituto. In precedenza, questo spazio era utilizzato come archivio della Sovrintendenza Scolastica Regionale. Oggi, dopo i lavori progettati e realizzati dalla Provincia, sono diventati due laboratori – uno di sartoria e un’aula di disegno – e un archivio più piccolo, destinato agli studenti dell’istituto Cellini. Sono state realizzate opere murarie, necessarie per dividere lo spazio unico precedentemente esistente in tre locali più piccoli, ma anche gli impianti di riscaldamento, che prima non era presente, e quello elettrico, progettato con criterio per l’illuminazione dei nuovi spazi e l’alimentazione dei banchi a servizio dei due laboratori. L’impianto termico interno ai locali è stato realizzato con pannelli radianti a pavimento e l’illuminazione arriva dall’alto: una progettazione che ha dato vita ad ambienti molto simili a quelli dove i ragazzi andranno a lavorare. In questo senso, la scuola diventa sempre più un ponte verso la professione. La cifra investita per l’intero lavoro è di oltre 300mila euro.
“Questo intervento dimostra ancora una volta l’impegno della Provincia in ambito scolastico, il desiderio per investire nel talento e nella creatività dei ragazzi attraverso gli istituti tecnici”, spiega l’Assessore all’Istruzione Giovanni Di Fede. “La giornata di oggi è un’occasione per valorizzare l’ottimo lavoro degli insegnanti dell’istituto tecnico Cellini Tornabuoni”.
“Ringrazio davvero la Provincia di Firenze – ha detto la Dirigente scolastica del Cellini-Tornabuoni, Maria Giuseppina Delle Rose – che è riuscita a realizzare questi laboratori, necessari per una scuola come la nostra. Gli incontri con l’assessorato provinciale all’edilizia si sono sempre svolti in un clima di collaborazione e comprensione reciproca”.
Martedì primo dicembre, l’Assessore all’Edilizia scolastica Stefano Giorgetti, insieme al Presidente della Provincia Andrea Barducci, presenterà i lavori di ampliamenti al liceo Rodolico di Via Baldovinetti, dove sono state realizzate dieci nuove aule.
Informazioni sull’istituto Cellini-Tornabuoni
L´Istituto è nato nel 1999 nell’ambito del dimensionamento della rete scolastica operato dalla Regione ed è sorto dall’unione di due preesistenti scuole da tempo operanti nel territorio fiorentino: l’Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Benvenuto Cellini” e l’Istituto Professionale “Lucrezia Tornabuoni, Caterina De’ Medici”.
Il “Benvenuto Cellini” trae la sua origine da una Scuola Governativa di Avviamento professionale a tipo industriale istituita nel 1939 e denominata allora “Berto Ricci”, alla quale nel 1942 si affiancò la Scuola Tecnica Industriale. Nel 1946 la denominazione fu cambiata in “B. Cellini” e la scuola conquistò quella che è tuttora la sua sede in Via Masaccio 8. Nel 1963, in seguito alla riforma conseguente all’elevazione a 14 anni dell’obbligo scolastico, la Scuola Tecnica Industriale fu trasformata in Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato con corsi triennali per il conseguimento della qualifica ai quali, a partire dal 1969, si aggiunsero corsi biennali postqualifica per il conseguimento della maturità professionale.
Nel corso degli anni l’Istituto si è ingrandito attivando nuovi indirizzi accanto a quelli tradizionali, meccanico ed elettrico, per andare incontro alle esigenze e alle trasformazioni del mondo del lavoro. Il grande sviluppo dell'Elettronica e il conseguente incremento degli iscritti a questa specializzazione portò, alla fine degli anni '80, alla creazione di un Istituto separato con indirizzo unicamente Elettronico denominato “Rocco Chinnici”. Qui furono realizzati molti Laboratori modernamente attrezzati con strumentazione di livello professionale che al successivo riaccorpamento nell'attuale “Cellini” sono entrati a far parte della ricca dotazione strumentale attuale. Al “Chinnici” inoltre sono state gettate le basi per le strutture di formazione nel settore informatico che contraddistinguono il “Cellini” di oggi. Fin dagli esordi dell'informatica nella scuola, l'istituto è stato sede di innumerevoli corsi di formazione per docenti e personale ATA, costituendo un'esperienza unica nel comprensorio fiorentino e toscano. L’Istituto dalla sua costituzione ha contribuito e tuttora contribuisce a fornire personale qualificato alle industrie ed alle aziende locali, curando costantemente i rapporti di interscambio con l’ambiente del lavoro e rispondendo anche alle esigenze dei singoli lavoratori con i corsi serali attivi dal 1947.
L'origine dell'Istituto Professionale “Tornabuoni” risale al 1893 quando, allo scopo di completare l'educazione post-elementare delle giovinette della media borghesia fiorentina, fu creata una scuola professionale di Arti e Mestieri, che nel 1918 fu classificata di II grado assumendo il nome di “Regia Scuola Industriale Femminile” con una sezione per l'industria femminile di Firenze, un corso di studi commerciali ed una sezione di Magistero per l'abilitazione all'insegnamento della educazione e economia domestica e dei lavori femminili. Nel 1950 fu creato un Istituto Professionale Femminile di Stato a carattere Industriale e Artigianale che convisse, sotto l'unica denominazione di “Principe Ginori Conti”, con la Scuola Professionale e di Magistero per la donna, trasformata nel frattempo in Istituto Tecnico Femminile, e con la Scuola di Avviamento Professionale, finché nel 1955 assunse la propria denominazione di "L. Tornabuoni". Le unità scolastiche che andavano delineandosi nelle rispettive differenziazioni ebbero fino al 1974 un'unica sede in Palazzo Rinuccini dove rimase poi solo l'Istituto Professionale Femminile, che negli anni '70 e '80, avendo ormai raggiunto dimensioni notevoli, fu soggetto a due sdoppiamenti: dal primo nacque il 2° Istituto Professionale Femminile, che in seguito assunse la denominazione di Istituto Professionale di Stato per i Servizi Sociali “Elsa Morante”, dal secondo nacque il terzo Istituto Professionale Femminile, che in seguito assunse la denominazione “Caterina De' Medici” (con corsi di figurinista, sarta da donna e stilista di moda). La riforma degli istituti professionali, avviata sperimentalmente alla fine degli anni '80 (Progetto 92), definì la scuola “Tornabuoni” come Istituto Professionale per i Servizi della Pubblicità (con corsi di grafica pubblicitaria e moda) e la scuola “Caterina De’ Medici” come Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato (con corsi di moda). Nel 1996 i due istituti vennero riunificati in un unico Istituto Professionale Statale con la duplice denominazione.