VARIAZIONE DI BILANCIO
Approvata dal Consiglio provinciale
Con 21 voti a favore (PD, IDV, Sinistra per la Provincia) e 14 no (PRC, Lega Nord, UDC, PDL) il Consiglio provinciale ha approvato l’ultima variazione di bilancio 2009. “Questo esercizio sotto il profilo finanziario – ha spiegato l’assessore al bilancio Tiziano Lepri – è stato impegnativo, se non difficile. Ricordo che con il 2009 andavano a regime le riduzioni delle aliquote delle imposte provinciali deliberate fra la metà e la fine del 2008, che hanno comportato una riduzione di entrata di oltre 10 milioni, in una situazione economica generale negativa. I conti per fortuna sono a posto, sono stabili, sono in regola e non vi sono buchi nascosti o mascherati. Ci sono pochi margini operativi e dobbiamo fare i conti con una ristrettezza di risorse. Spendere quello che abbiamo a disposizione vuol dire spendere un po’ meno di quello che abbiamo speso negli ultimi anni, quindi una dimensione di giro economico finanziario leggermente inferiore rispetto a quello degli ultimi 3–4 anni. Sarà questa la difficoltà: affrontare i problemi e affrontare i rapporti e le relazioni politico istituzionali e territoriali nei prossimi mesi e io direi nei prossimi almeno due anni. Mancano i soldi per fare più cose, ma non mancano i soldi per sopravvivere e per sopravvivere dignitosamente”. Biagiotti (PD) ha ricordato che: “C’è un periodo di pesante difficoltà per il rispetto del patto di stabilità che va a incidere su tutti gli Enti Locali e quindi anche sulla Provincia. Come Prima Commissione era stato chiesto, e lo faremo prossimamente, di redigere una mozione congiunta sul Patto di stabilità che incide sui bilanci degli Enti Locali e che fa sì che anche coloro che hanno una capacità di spesa si trovino in grosse difficoltà per poi poter liberare le risorse a vantaggio del territorio. Nonostante ci siano delle difficoltà nelle pieghe del bilancio sono state fatte delle scelte oculate, che si riversano poi sul territorio nonostante si sia dovuto adoperare l’avanzo di amministrazione applicandolo anche alla parte delle spese correnti, oltre a quelle per spese di investimenti, e che si utilizzi il fondo di riserva. Questo perché l’Amministrazione intende comunque portare il proprio contributo e dare risposte al territorio”. Massai (PDL) ha sottolineato che: “Fare l’amministratore in tempi di vacche grasse probabilmente riesce a tutti, la capacità di essere amministratore in tempo di vacche magre, francamente riesce a pochi. L’assessore ci dice: Possiamo fare meno di quello che possiamo, però quello che dobbiamo lo facciamo. Su questo ho qualche perplessità, non tanto per i conti, e quindi per i numeri, quanto per gli interventi, i programmi e le azioni vere e proprie. Noi paghiamo lo scotto che nei momenti di vacche grasse probabilmente questa Provincia ha avuto prima dei tentennamenti, poi ha avuto solo ed esclusivamente delle uscite giornalistiche e mediatiche, e francamente ci ritroviamo sostanzialmente con gli stessi problemi e probabilmente anche con le stesse prospettive”. Nascosti (PDL) ha precisato l’intenzione di voto “Sull’ultimo emendamento presentato e che riguarda l’assestamento e l’integrazione dei tre immobili nel piano di alienazione che sta dentro l’operazione di Sant’Orsola nel suo complesso. Un’operazione sulla quale il Popolo della Libertà aveva posto attenzione sia per l’importanza della realizzazione che per l’importanza dell’obiettivo finale di riqualificazione dell’immobile e sui ritardi dell’operazione stessa con annessa la polemica politica che molti hanno ascritto al Governo sui presunti ritardi per il passaggio di alcuni beni demaniali dallo Stato al Comune di Firenze. Sulla vicenda Sant’Orsola ognuno si prenda le proprie responsabilità rimane la disponibilità, da parte del gruppo del PDL, a ragionare in maniera positiva sulla destinazione finale e sugli interventi da fare su Sant’Orsola”. Per Calò (PRC/PDCI/SC) “A 5 mesi dalla fine della campagna elettorale, con l’insediamento della Giunta Barducci, non prevedo uno scenario che stravolga principalmente gli indirizzi che ci siamo dati anche in fase di campagna elettorale. Nella manovra dell’Assessore Lepri, in quella attuale e in quella futura, s’intravede una valida soluzione per contrastare gli effetti di una crisi economica e sociale che continua a mordere nell’intera Provincia di Firenze. Vedo ancora un’impostazione di Giunta che rimane un po’ subalterna al mercato. Non riesco a capire come il Partito Democratico possa vedere, in questo momento nella manovra annunciata dall’Assessore Lepri, con tutto il beneficio della fantasia e della creatività, un valido pacchetto anticrisi che inverta la subalternità di questo Governo ai poteri forti”. Cordone (Lega Nord) ha espresso: “Perplessità sul fatto che sul trasporto pubblico locale si va a spendere circa 90 mila euro in più. In Commissione abbiamo votato l’inserimento nel piano di alienazione dei beni Villa di Castelpulci. Su questa villa la Provincia non è riuscita a ricavarne un ragno da un buco. Tanti discorsi ma poi l’Università della Moda, l’alta scuola di specializzazione, infine la Magistratura non sono state realizzate. Poi abbiamo inserito in questo piano di alienazione anche la Villa di Camerata, nel viale Righi, ex Ostello della Gioventù, e la Caserma Tassi. Speriamo ci sia la piena acquisizione del complesso denominato Sant’Orsola e che veramente si possa fare qualcosa di serio su questo complesso, perché anche lì abbiamo visto che la situazione è molto triste”. Melani (PD) è tornata sul difficile contesto nel quale la Provincia si trova per la redazione del bilancio: “Un contesto generale, quello che tutti conosciamo, che penalizza il comparto degli Enti Locali e questa Provincia e non vi è dubbio che abbiamo avuto una forte contrazione del flusso delle entrate. La differenza tra il gettito del 2007 e il gettito previsto per il 2010 è stimata in 18 milioni di euro annui, di cui 10 circa sono imputabili alla crisi. Questi sono i numeri e non dobbiamo dimenticarli perché questo è il contesto nel quale ci siamo mossi. E, comunque, la pressione fiscale di questo Ente è diminuita, nello stesso periodo dal 2007 al 2010, dai 103 euro procapite agli 80 euro procapite. In un momento di forte difficoltà per famiglie e imprese siamo riusciti a mantenere il livello dei servizi, a mantenere gli investimenti e a diminuire la pressione fiscale”. Sensi (PDL) ha criticato che: “Nella passata legislatura sono stati spesi decine di milioni tra Geni fiorentini, Florence Multimedia e altre cose del genere. La Provincia ha avuto milioni di euro per intervenire quando la crisi si intravedeva. E la Toscana era in crisi già prima che ci fosse la crisi nazionale. Qui per 5 anni sono stati spesi soldi che col sociale, col fabbisogno dell’industria e delle famiglie non aveva niente a che vedere. Sono state fatte delle spese che assolutamente non avevano senso”.