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CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Presentata mozione

I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC) hanno presentato una mozione in Consiglio provinciale che impegna l’amministrazione provinciale a promuovere ogni iniziativa per sostenere e mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’acqua rimanga un bene comune e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile venga garantito in quanto diritto umano fondamentale, universale, degno di protezione giuridica e, conseguentemente, il Servizio Idrico Integrato venga affidato “in house” o, comunque, a soggetti gestori di diritto pubblico.

Questo il testo integrale della mozione:
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
Premesso che l’acqua è un bene comune e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile come è un diritto umano fondamentale, universale, degno di protezione giuridica;
che con decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15), convertito in legge, il Governo regala l’acqua ai privati, mediante l’obbligo, per gli Enti locali della messa a gara della gestione del servizio idrico integrato a partire dal 2011;
che questa legge mercifica e consegna alle grandi multinazionali del settore un bene essenziale alla vita, un diritto umano universale;
che alla base di tale decisione non vi è alcuna motivazione tecnica e politica valida e che in essa non si ravvisa alcun interesse pubblico e generale;
che non può essere posto agli Enti Locali alcun vincolo in materia di gestione dei servizi pubblici locali, con particolare riguardo alla gestione del ciclo integrato delle acque, impedendo ogni libera scelta degli amministratori locali verso una gestione pubblica del suddetto servizio;
Ritenuto che l’accesso all’acqua costituisca un diritto umano, universale, indivisibile e inalienabile, attribuendo alla risorsa acqua il valore di bene comune;
Ritenuto altresì come il servizio idrico integrato sia un servizio pubblico locale privo, per evidenti ragioni sociali, di rilevanza economica in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità a tutti i cittadini, riconoscendo la necessari età a questo fine di una gestione pubblica della risorsa idrica;
Considerato che tale riconoscimento assume il significato di condivisione, gestione e protezione della risorsa e l’obbligo di garantire il “diritto all’acqua” a tutte le popolazioni e alle generazioni future, in linea con i principi generali introdotti dall’art. 1 della legge 5 Gennaio 1994, numero 36 (disposizioni in materia di risorse idriche), per cui:
• tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa che deve essere salvaguardata e utilizzata secondo criteri di solidarietà;
• qualsiasi uso delle acque deve essere effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale;
• gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatica, i processi geomorfologici e quelli idrogeologici;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
• condivide, sostiene e fa propri i contenuti del “Contratto Mondiale dell’Acqua”, promosso dal Comitato Internazionale istituito a difesa del diritto dell’acqua, che ha tra gli obiettivi fondamentali quelli di promuovere il diritto di accesso all’acqua potabile per tutti, all’informazione su tutto quanto riguarda questa preziosa risorsa e di far riconoscere l’acqua come bene comune e patrimonio dell’umanità;
• condivide i contenuti della “Carta dell’acqua degli Enti Locali e dei cittadini” documento promosso e sostenuto dal suddetto comitato, evidenziando la necessità di mantenere sotto il diretto controllo pubblico il ciclo integrato delle acque;
• condivide l’invito che il “Contratto Mondiale dell’acqua” rivolge a tutti gli Enti Locali affinché scelgano la gestione “in house” sulla base dell’indicazioni europee che definiscono l’acqua come patrimonio dell’umanità, che non può e non deve sottostare ad alcun criterio di mercificazione;
Nell’affermare che:
• l’acqua è un bene comune e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano fondamentale, universale, degno di protezione giuridica;
• con il decreto del 10 settembre scorso (D.L. 135/09, Art. 15), convertito in legge, il governo sottrae la risorsa acqua ai cittadini impedendone la gestione pubblica;
• questa norma consegna agli interessi delle grandi multinazionali un bene essenziale alla vita, un diritto umano universale, per cui questo provvedimento è inaccettabile e va respinto;
• il servizio idrico integrato va riconosciuto come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, allo scopo di garantire l’universalità del servizio e l’accesso per tutti, da attuarsi attraverso la gestione pubblica del servizio;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
impegna L’Amministrazione Provinciale a promuovere ogni iniziativa, per quanto di loro competenza, per sostenere e mettere in campo tutte le azioni necessarie affinché l’acqua rimanga un bene comune e patrimonio dell’umanità e l’accesso all’acqua potabile venga garantito in quanto diritto umano fondamentale, universale, degno di protezione giuridica e, conseguentemente, il Servizio Idrico Integrato venga affidato “in house” o, comunque, a soggetti gestori di diritto pubblico.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

26/11/2009 16.47
Provincia di Firenze