IL PASSAGGIO DEGLI AUTISTI DA ATAF A GEST
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC/PDCI/SC
L’assessore ai rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) sul passaggio degli autisti da Ataf a Gest. “Si tratta del reperimento da parte della Gest (al 51% dell’azienda francese Ratp e al 49% di Ataf) degli autisti per il servizio della tramvia che dovrebbe riguardare, a regime, circa 250 unità lavorative. La convenzione stipulata tra il Comune di Firenze e le società di gestione, la Gest, e costruzione, la Tram di Firenze, prevedeva esplicitamente che il personale di guida, manutenzione e commerciale dovesse provenire, dopo un corso formativo, da Ataf a parità di salario e normativa. La Provincia – ha spiegato Di Fede – si è già pronunciata lo scorso 23 settembre annunciando la disponibilità a sostenere la formazione dei dipendenti Ataf, selezionati da Gest, per la linea 1 a condizione che Gest operasse la selezione così come previsto dal project financing del 2003 e dalla legge regionale numero 42 del ‘98. Tutto questo seguiva la decisione, assunta da Gest, di aprire due bandi per la selezione di numero 90 dipendenti tra autisti esterni ad Ataf. Sulla questione ha preso posizione anche il Consiglio Comunale di Firenze che, in data 16 novembre, ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il sindaco e la giunta a vigilare che il passaggio dei lavoratori da Ataf a Gest, avvenga alle stesse condizioni economiche e normative. La posizione dei sindacati si sono differenziate. Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa e Ugl Ta hanno sottoscritto un accordo in cui, secondo la Filt C.G.I.L. è prevista la possibilità di assunzione dall’esterno e condizioni stipendiali e normative diverse. La stessa Filt C.G.I.L. pur partecipando alla trattativa si è rifiutata di aderire mostrando disponibilità a confrontarsi sugli aspetti normativi. La Filt C.G.I.L. resta preoccupata della situazione, ponendo alle istituzione la richiesta di intervenire per ripristinare quanto previsto dalla convenzione. Le altre sigle precisano, invece, che primo il quadro riferito al 2003 non è più in essere a seguito delle modifiche intervenute; la società Gest non ha trovato personale disponibile; nell’accordo sottoscritto è previsto che gli autisti provenienti da Ataf mantengano la stessa retribuzione; la vicenda assunzione dall’esterno porterà, comunque, a posti di lavoro; inoltre la questione del rispetto di quanto contenuto nella convenzione suddetta esula da quanto previsto in ambito sindacale, divenendo materia strettamente legale. Nel merito della trattativa tra le parti si ribadisce che non è previsto alcun ruolo per le istituzioni”. Calò ha sottolineato che: “Occorre recuperare un contesto di relazioni sindacali improntate sulla correttezza, sulla trasparenza e sugli impegni presi e sugli aspetti negoziali. Questo è un tema che coinvolge la Provincia proprio perché la Provincia ha sottoscritto nel 2005 il famoso patto per l’occupazione e le buone relazioni sindacali. Ci preoccupa il fatto che l’attuale CdA di Ataf e Gest non rispetti l’obbligo previsto dal bando di gara per l’assegnazione del project in merito all’assunzione del personale necessario al funzionamento della tranvia. Sia chiaro che il personale deve mantenere le condizioni normative ed economiche esistenti in Ataf, ovvero quanto previsto nelle clausole del bando. Pur prendendo atto delle nuove assunzioni previste chiediamo, così come ha fatto la Cgil, che queste forme di inserimento part time possano avere una prospettiva mettendo fine ad ogni tipo di precarietà. Alla Provincia chiediamo d’intervenire, in attesa della esplicitazione della gara, nel miglioramento della qualità e dell’efficienza del servizio perché da quando è avvenuta la famosa pedonalizzazione del Duomo ci sono linee che non hanno la regolarità prevista e creano disagio all’utenza e condizioni pesanti per gli operatori. Ne sono un esempio alcune linee che mi permetto di indicare: il 14, il 6, il 23, talvolta il 17 e l’1”.