LA RICOLLOCAZIONE DI TRE DIPENDENTI EX MATEC
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di PRC/PDCI/SC
Sulla questione inerente la ricollocazione dei lavoratori ex Matec l’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni di fede ha risposto ad una domanda d’attualità dei consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC). “Già nel maggio 2007 il Consiglio provinciale si occupò della situazione degli 83 lavoratori collocati nelle liste di mobilità. Furono 80 i lavoratori ex Matec che aderirono al progetto di ricollocazione collegato all’accordo del febbraio 2006 che ha visto impegnata la Provincia. La vicenda – ha spiegato l’assessore Di Fede – riguarda tre lavoratori non ancora ricollocati provenienti dalla cassa integrazione guadagni che hanno preso parte al progetto suddetto e vedranno scadere il periodo di mobilità il prossimo 1° gennaio 2010. I sindacati denunciano pubblicamente che per questi lavoratori esisteva un accordo, risalente al 2008, per l’assunzione entro il febbraio 2009 poi rinviato a settembre 2009. Il Consorzio Etruria era, in quel momento, l’acquirente dell’immobile ex Matec, successivamente è stata Unicoop a sottoscrivere il contratto di affitto e dunque viene chiamata in causa per le tre assunzioni. Il Sindaco di Scandicci, quale garante, ha sollecitato il rispetto di quanto stabilito anche attraverso un accordo specifico tra Consorzio Etruria e Unicoop e proseguirà nel lavoro finalizzato nella vicenda. In assenza di una risoluzione si sono dichiarate pronte a avviare azioni legali”. Calò ha ricordato che: “Nel 2005 la Provincia di Firenze ha seguito passo per passo i processi di delocalizzazione e di dismissione all’interno della Provincia di Firenze e, in quel contesto, sostenemmo la durissima battaglia dei lavoratori della Matec. La questione è finita male perché, comunque, l’azienda meccanotessile del gruppo Lonati chiuse e persero il lavoro 242 operai. C’era un garante: l’autorevole Sindaco di Scandicci che doveva garantire il rispetto delle parti, ma c’è anche la nostra preoccupazione perché il governo è cieco e sordo sull’incremento delle misure al sostegno al reddito. Dal 1° gennaio 2010 finiranno gli ammortizzatori sociali per questi lavoratori che non avranno, così, più nessuna forma di sostentamento. La Matec è stata una vicenda simbolo delle dismissioni e sulla quale si è aperto un vero e proprio processo di deindustrializzazione nella Provincia di Firenze. Ci auguriamo che, in sede di bilancio, si possano trovare, alla fine, dei finanziamenti per un pacchetto anticrisi di sostegno al reddito e al salario più che di sostegno alle imprese”.