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CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) SULLA CASSA INTEGRAZIONE A ZERO ORE PER 18 LAVORATORI DELLA MA-MECC DI FUCECCHIO
Presentata domanda d’attualità

Diciotto lavoratori della Ma-Mecc di Fucecchio, azienda produttrice di macchine per calzature sono stati posti in cassa integrazione straordinaria a far data dal prossimo mese di gennaio. Un provvedimento che ha colto di sorpresa lavoratori e organizzazioni sindacali “per la perentorietà delle scelte aziendali in contrasto con l’atteggiamento di disponibilità tenuto fino ad oggi da quando nel marzo scorso, alcuni lavoratori erano stati messi in cassa integrazione ordinaria”, come ha dichiarato il rappresentante della Fiom CGIL.
La Fiom CGIL ha chiesto in alternativa “per tutti dei contratti di solidarietà, che consentirebbero la salvaguardia dei salari, per metà corrisposti dall’azienda e per il resto dall’Inps, e una rotazione con le altre figure professionali della Ma-Mecc, una quarantina in tutto, in modo da spalmare i sacrifici senza farli pesare su una sola aliquota delle maestranze che ne sarebbe penalizzata”.
Sindacati e direzione aziendale si confronteranno a un tavolo di trattative oggi 16 dicembre, che sperano possano portare a una mediazione che soddisfi ambedue le parti. Nel frattempo il sindacato ha dato il via ad una serie di manifestazioni, iniziate con uno sciopero e un picchettaggio il 14 dicembre davanti alla sede della fabbrica, in via Colombo 74 a Fucecchio, e che proseguiranno fino a mercoledì.
Stamani dalle 11 alle 12 un picchetto di operai stazionerà lungo la strada con cartelli e striscioni sul perché della protesta.
Le motivazioni dell’azienda per giustificare la richiesta di cassa ingrazione straordinaria a zero ore, pari ad appena poco più della metà degli stipendi, sono imputate a un momento di difficoltà del settore metalmeccanico legato all’area pelle. Per questi motivi i scriventi consiglieri provinciali di PRC/PDCI/SC Andrea Calò e Lorenzo Verdi chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di riferire in merito alle iniziative che l’Amministrazione Provinciale, d’intesa con il Circondario Empolese Valdelsa, intende prendere per una soluzione positiva della questione che salvaguardi il reddito di questi lavoratori o che in alternativa garantiscano una maggiore copertura degli ammortizzatori sociali.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

16/12/2009 13.56
Provincia di Firenze