IL RISCHIO CINGHIALI LUNGO LE STRADE DELLA PROVINCIA
L’assessore Cantini ha risposto ad una domanda d’attualità di Comucci e Villa (PDL)
Gli incidenti stradali causati dagli animali selvatici sono stati al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri Comucci e Villa (PDL) alla quale ha risposto la Vice Presidente della Giunta ed assessore alla caccia e alla pesca Laura Cantini. “Abbiamo presentato poco tempo una guida dedicata alla fauna selvatica e alla sicurezza stradale. Si tratta – ha illustrato l’assessore Cantini – di un’iniziativa di sensibilizzazione e per ricordare che all’interno del nostro territorio vi è anche la fauna selvatica. La guida mette in evidenza la differenza delle strade, la differenza che c’è tra attraversare un’autostrada o percorrere una strada comunale e provinciale che si inserisce all’interno del nostro territorio collinare e, conseguentemente, informa rispetto alle giuste modalità con cui dobbiamo percorrere le strade che per fortuna in Toscana attraversano un territorio che in alcune parti è molto pregiato dal punto di vista ambientale e la fauna selvatica fa parte di questo patrimonio complessivo. Uno degli obiettivi fondamentali è andare a ridurre, laddove vi è un’emergenza determinata da un sovrannumero di animali, i rischi sia per l’agricoltura che per gli incidenti stradali, evitando l’impoverimento della piccola fauna. La presenza eccessiva di alcuni animali provoca, infatti, la scomparsa della piccola fauna autoctona del nostro territorio. Puntiamo ad aumentare gli strumenti informativi utilizzando anche i supporti informatici. Stiamo studiando l’ipotesi di offrire informazioni sui sistemi di navigazione GPS. Inoltre abbiamo già preso provvedimenti per limitare la fauna selvatica in sovrannumero che è causa di incidenti stradali. Prima del termine della stagione venatoria emaneremo gli atti che riguarderanno non solo i cinghiali ma anche gli animali predatori”. Villa ha ricordato come: “Il tema dei cinghiali è stato affrontato anche nella passata legislatura e pongo una questione: se non sarebbe il caso, tra le tante ipotesi, di sottoporre gli esuberi a caccia. Questa potrebbe essere una soluzione e, visto che la guida individua nel periodo tra aprile e maggio il periodo a maggior rischio, mi chiedo se non sia possibile risollevare tra gli utenti questa questione proprio ad aprile. Affinché la guida serva veramente bisognerebbe ristamparla o, comunque, riproporla, in aprile quando i cinghiali sono in esubero ed è necessario fare un’informativa ai cittadini”.