LA RIORGANIZZAZIONE ALLA TESTI DI EMPOLI
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
L’annunciata decisione della dirigenza di riorganizzare la Testi S.p.A. di Empoli è stata al centro di un’interrogazione dei consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC) alla quale ha risposto l’assessore ai Rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede. “L’azienda produce gioielli e arredi in argento occupando 150 dipendenti. La Testi nasce dalla fusione del gruppo Rebecca, già operante dal 1998. Alla base del successo – ha spiegato l’assessore Di Fede – l’intuizione di applicare le tecniche cad-cam al settore gioielleria insieme alla scelta dell’acciaio. Nel 2002 nasce il marchio Kris, destinato ai più giovani mentre l’azienda fa il suo ingresso nei mercati esteri. Un’azienda che ha svolto investimenti importanti in una prospettiva di sviluppo che, però, ha impattato con la crisi tant’è vero che nel corso del 2009 l’azienda ha registrato un calo di commesse e problemi finanziari dovuti ai difficili rapporti con gli istituti bancari. Il 22 ottobre scorso i lavoratori hanno scioperato per due ore contro il piano operativo e finalizzata al rilancio attraverso una pesante ristrutturazione perché poco chiara l’articolazione e la ricaduta sull’occupazione. Dopo vari ulteriori momenti di mobilitazione con uno sciopero fatto il 26 ottobre e una riunione fatta con il Sindaco di Empoli lo scorso 28 ottobre si è arrivati a un accordo tra le parti sul contenuto del piano di riorganizzazione e rilancio dell’azienda che prevede lo sviluppo di una nuova società, cui faranno capo le attività dell’attuale Testi S.p.A. L’azienda in data 11 novembre aveva fatto richiesta di cassa integrazione per 12 mesi per cessazione attività a far data dal 12 novembre per 137 lavoratori. Il 12 novembre si è svolto in Provincia il tavolo procedurale per l’esame congiunto previsto in questi casi che ha dato il seguente esito: accordo tra le parti per 12 mesi di cassa integrazione elevabili a ulteriori 12 dal 16 novembre 2009 al 15 novembre 2010 per 142 dipendenti sospesi a zero ore con pagamento diretto da parte dell’Inps. L’accordo è stato approvato dal 94% dei lavoratori dell’assemblea dello scorso 13 novembre”. Per Verdi: “Quando iniziò il caso c’era molta incertezza per il futuro dei lavoratori. Non era chiaro come l’azienda voleva riorganizzarsi in seguito alle difficoltà dovute alla crisi di mercato e non era ancora chiaro come questa riorganizzazione potesse essere fatta. Prendiamo atto che l’accordo è stato approvato dall’assemblea dei lavoratori. L’accordo è stato reso possibile soprattutto per il fatto che c’è stata una disponibilità tra le parti a dialogare e che la mediazione è stata trovata per il numero dei lavoratori interessati alla cassa integrazione”.