LA CHIUSURA DELLA WARNACO DI BARBERINO DI MUGELLO
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
Sulla chiusura della Warnaco di Barberino di Mugello, con 130 posti di lavoro a rischio, e della Cooperativa Cristall l’assessore ai rapporti col Consiglio Giovanni Di Fede ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC). “Lo scorso 30 novembre è stata attivata l’unità di crisi su richiesta delle Organizzazioni Sindacali. Provincia e sindacati si sono incontrati in Palazzo Medici e, riguardo ai lavoratori delle cooperative, è stata confermata la disponibilità della Provincia ad attivare presso la Regione Toscana l’ipotesi della cassa integrazione in deroga. La Provincia, in accordo con il Comune di Barberino si è impegnata ad incontrare prima i vertici dell’azienda, poi quelli della cooperativa Cristall, appartenente al Consorzio gestione e servizi. La realtà più rilevante dal punto di vista dell’organico coinvolto. Nel frattempo è giunta notizia dell’attivazione del tavolo di crisi della Comunità montana del Mugello. Il 4 dicembre, in Provincia, si è svolto l’incontro con il management Warnaco, preceduto dalla notizia che le parti avevano terminato la fase sindacale della procedura di mobilità con un verbale di mancato accordo. La vertenza dunque approda al tavolo procedurale della Provincia, ove è fissato per il 22 dicembre prossimo il primo incontro della fase istituzionale. I rappresentanti dell’azienda hanno confermato la permanenza su Sesto Fiorentino con 200 addetti, età media giovane, ad alta specializzazione: Riguardo la logistica hanno illustrato i motivi del trasferimento in Olanda e comunicato di avere cercato soluzioni alternative. Ma senza risultati. L’azienda ha precisato che i lavoratori della logistica coinvolta nella procedura sono 24 invece di 27, un lavoratore ha trattato l’uscita incentivata e gli altri due, appartenenti alle categorie protette, resteranno in azienda, quindi la Provincia ha offerto l’accesso agli strumenti formativi per la qualificazione delle 24 unità lavorative. Il Sindaco di Barberino ha richiamato, con forza, il rispetto di quanto stabilito nell’accordo del 1999, sottoscritto presso il Ministero del lavoro dal quale tutto l’attuale percorso ha avuto inizio e al quale i soggetti, pure mutati nel tempo, dovrebbero restare vincolati”. Calò ha ricordato come: “Sulla vicenda della Warnaco registriamo che la delocalizzazione, sia che si tratti della Rifle, quindi gruppo Fratini, o della Warnaco, chi ci rimette sono i lavoratori, che continuano a pagare chi non opera sul fronte imprenditoriale con un senso di forte responsabilità sociale sui costi della crisi e dall’altro pagano una crisi che non hanno voluto. Avevamo saputo che la Comunità montana aveva convocato un comitato anticrisi e poi veniamo a sapere che il tavolo è confluito nel tavolo di crisi della Provincia. E’ una vicenda che, in questo momento, produce ancora più crisi sul versante della perdita dei posti di lavoro, del potere di acquisto e del salario”.