LA SITUAZIONE ALLA SABO DI VICCHIO
L’assessore Simoni ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
L’assessore al lavoro Elisa Simoni ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) sulla Cassa integrazione alla SABO di Vicchio. “C’era stata una richiesta di Cassa integrazione straordinaria dopo che l’azienda aveva ricorso alla Cassa integrazione ordinaria che si era conclusa lo scorso 24 dicembre. I sindacati – ha spiegato l’assessore Simoni – si sono dichiarati contrari alla cassa straordinaria invitando l’azienda a utilizzare l’ordinaria. Dopo una pausa di riflessione e successivi incontri con i lavoratori l’azienda ha deciso di ricorrere alla Cassa ordinaria a zero ore per tutti gli addetti fino al 9 aprile 2010”. Calò ha ribattuto che: “Nonostante l’azienda lo neghi ci troviamo di fronte ad una delocalizzazione. Apprezziamo l’intervento dei sindacati che hanno ottenuto la Cassa integrazione ordinaria evitando, così, la straordinaria. Il tempo, in questo momento, non sta giocando a favore di un’azienda che sta dando risposte solo ogni qualvolta c’è un pressing sindacale o istituzionale. Un’azienda che dichiara di voler estendere la propria rete commerciale e di rilanciare il prodotto andando in altri paesi dovrebbe essere un po’ più dinamica soprattutto laddove la casa madre, la struttura della SABO di Vicchio, continua, invece, a soffrire a causa della crisi. La proprietà ha più volte assicurato che l’operazione indiana non è volta a sostituire la produzione italiana, ma come potersi fidare?”.