CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) “PER SOLLECITARE LA REGIONE TOSCANA AD IMPUGNARE INNANZI ALLA CORTE COSTITUZIONALE L’ART. 15 DEL D.L. N.135 DEL 2009”
Presentata mozione
I consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi del gruppo consiliare PRC/PDCI/SC hanno presentato una mozione dopo che il Parlamento italiano ha convertito in legge il D.L. 25 settembre 2009 n. 135 che, all’art. 15 ha introdotto a pieno titolo i soggetti privati nella gestione dell’acqua pubblica, considerata servizio pubblico di rilevanza economica, imponendo tale scelta ai governi regionali. I consiglieri chiedono alla Giunta provinciale un impegno a sollecitare la Regione Toscana ad impugnare innanzi alla Corte Costituzionale l’art.15 del D.L. n.135 del 2009 ed a sostenere tutte le iniziative istituzionali e politiche collegate a questa finalità.
Questo il testo integrale della mozione:
IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI FIRENZE
Premesso:
• Che in data 19 novembre 2009 il Parlamento italiano ha convertito in Legge il D.L. 25 settembre 2009 n.135 il quale, con il suo articolo 15,
• Che questo provvedimento coinvolge altri servizi pubblici locali, sottraendo alle autonomie locali la potestà di scelta del modello di gestione più adeguato alle esigenze del proprio territorio;
Considerato:
• Che in tal modo viene definitivamente consegnato al mercato il diritto fondamentale dei cittadini all’accesso all’acqua, bene essenziale della vita che sta divenendo sempre più prezioso causa la sua diminuzione per effetto di cambiamenti climatici, aumento demografico ed eccesso di sprechi ed abusi;
• Che esistono autorevoli esempi sia a livello internazionale, primo tra tutti quello della città di Parigi, sia a livello nazionale, come nella Regione Puglia, in cui si è intrapresa la direzione opposta della riacquisizione dalla gestione interamente pubblica. dei servizi idrici, anche in considerazione dei costi insostenibili che il servizio affidato ai privati aveva assunto per la collettività;
• Che sono migliaia i Comuni italiani nei quali si sono presentate o si stanno presentando richieste di modifica degli statuti comunali per introdurre e riconoscere l’accesso all’acqua come diritto universale, indivisibile, inalienabile ed il servizio idrico integrato come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto essenziale per la dignità di tutti i cittadini;
• Che esiste una diffusa e forte mobilitazione della società italiana ma anche di altri Paesi del mondo per la difesa dell’acqua pubblica, poiché a pagare le conseguenze di una privatizzazione di un bene tanto prezioso sarà la popolazione più povera del nostro Paese e dell’intero pianeta;
• Che il D.L. insieme all’acqua, avvia la privatizzazione di molti altri servizi essenziali per il benessere delle collettività locali, di cui si ritiene necessario prevedere una gestione pubblica;
• Che debba essere salvaguardato il principio costituzionale dell’autonomia degli enti locali nella libera scelta della modalità di gestione la più conforme alle esigenze del territorio
• Che la disposizione citata si pone in contrasto con le norme della Costituzione italiana sotto due punti vista, in quanto in palese violazione sia del suo articolo 3, secondo il quale tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e lo Stato è chiamato a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono tale parità, sia dei suoi articoli 5, 114, 117, 118, i quali sanciscono il dovere dello Stato di promuovere le autonomie locali adeguando la sua legislazione alle esigenze di autonomia e decentramento, delimitando le sfere di competenza dell’azione statale;
• Che già le Regioni Puglia, Piemonte e Trentino hanno deciso di impugnare il citato provvedimento dinanzi alla Corte Costituzionale in quanto lesivo della dignità dei cittadini e delle prerogative assegnate dalla Costituzione alle Regioni italiane;
impegna la Giunta provinciale a sollecitare la Regione Toscana ad impugnare innanzi alla Corte Costituzionale l’art.15 del D.L. n.135 del 2009 convertito in Legge n.166 del 2009 per violazione degli articoli 3, 5, 114, 117 e 118 della Costituzione italiana, ed a sostenere tutte le iniziative istituzionali e politiche collegate a questa finalità.
Andrea Calò Lorenzo Verdi