Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SPC) SULLA SEVES: ROTTURA DELLA TRATTATIVA, PROCLAMATO LO SCIOPERO PER L’INTERA GIORNATA DI VENERDÌ P.V. RICHIESTA IMMEDIATA ALLE ISTITUZIONI DELLA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO PROVINCIALE PREVISTO DALLA LEGGE
Presentata interrogazione

E’ stato indetto uno sciopero per l’intera giornata di venerdì dei lavoratori Seves, l’azienda di Castello specializzata nella produzione di mattoni in vetro. La decisione dell’azienda di abbandonare il tavolo della trattativa (comunicata alle istituzioni tramite raccomandata il 30 dicembre) provoca uno scenario terribile per questo sito produttivo. Sfumato il tentativo di trovare un accordo tra le parti (l’assemblea dei lavoratori ha bocciato la proposta della direzione che prevedeva la costruzione del forno fusorio entro la seconda metà di aprile 2010, ma non faceva nessuna menzione della ripartenza dell’attività produttiva), la strada da percorrere per scongiurare il pericolo della chiusura è sempre più in salita. Avviare il rifacimento del forno fusorio entro aprile e riaccenderlo entro giugno sono due condizioni essenziali, secondo il sindacato. Si tratta dell’ennesima “bastonata” subita dai lavoratori, Seves ha, di fatto, rotto il tavolo con le parti, rimangiandosi tutto ciò che aveva promesso ad aprile scorso con la presentazione del nuovo piano industriale. Lunedì 11, la delegazione Rsu dell’azienda ha incontrato il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci che da parte sua ha assicurato il massimo impegno. «La situazione è difficile, occorre tenere saldo il fronte istituzionale per scongiurare i rischi di chiusura», ha detto Barducci. “I vertici aziendali a parole dicono di voler continuare il proprio impegno a Firenze, dall’altro si muovono per smobilitare completamente e delocalizzare la produzione in Repubblica Ceca. A dimostrarlo, in queste ore decisive, scandite dalla rabbia e dalla disperazione, i rappresentanti sindacali cercano di sondare ogni possibilità per assicurare un futuro produttivo. Da una parte si rifiuta di trattare dall’altra ha messo in cantiere un altro tavolo con la Provincia per chiedere la cassa integrazione straordinaria: è stato richiesto l’esame congiunto per l’approvazione di 12 mesi di Cigs per 135 dipendenti. Sarebbero anche altre mosse dell’azienda, pronta a smobilitare anche in altri settori, oltre alla produzione: “Tutto fa supporre che presto verranno azzerati i settori marketing e commerciale, già ora ridotti a poche unità”. E non è certo un bel segnale da una parte rifiutano un tavolo Istituzionale, dall’altra ne aprono un altro per chiedere alle Istituzioni un intervento per avere la cassa integrazione straordinaria. Per questi motivi gli scriventi consiglieri provinciali interrogano il Presidente della Provincia e chiedono di riferire gli esiti del tavolo regionale e quali strumenti intende adottare l’Amministrazione Provinciale per far proseguire la trattativa al di là degli impegni generici. Se e quando verrà convocato il tavolo Provinciale previsto dalla legge e quali misure si intenderanno adottare per la salvaguardia dell’occupazione e del lavoro. Quali interventi di sostegno al salario e al reddito verranno adottate e se si è in grado di chiarire il ruolo e gli orientamenti degli istituti bancari recentemente entrati nel CdA di Seves.

Andrea Calò Lorenzo Verdi

15/01/2010 14.18
Provincia di Firenze