CHIUSURA DEL PONTE DI FIGLINE VALDARNO. PROTESTE DEI CITTADINI E DEI PENDOLARI. I CONSIGLIERI CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) CHIEDONO CHE VENGANO APPURATE LE RESPONSABILITÀ DEI DISSERVIZI E DELLA MANCATA REALIZZAZIONE DELL’OPERA E LA CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE
Presentata domanda d’attualità
Appreso che per un periodo di 9 giorni, dal 29 gennaio al 7 febbraio, il Ponte sull’Arno a Figline verrà chiuso per l’installazione della passerella pedonale causando, di fatto, una divisione del territorio in due tronconi. Considerato che i suddetti lavori avrebbero dovuto essere realizzati nell’agosto scorso, in un periodo che, a differenza di quello ora indicato, avrebbe creato disagi notevolmente inferiori. Sottolineato che il Ponte di Figline è un’opera strategica per viabilità, trasporti e comunicazioni tra territori e comuni e per l’accessibilità a servizi essenziali quali distretti, ospedali, scuole, attività sportive e attività produttive. Rilevato che su tale opera ha diretta competenza l’amministrazione provinciale la quale si è presa anche degli impegni con l’amministrazione comunale di Figline relativamente a tempi, risorse e modalità di realizzazione;
Evidenziato che la popolazione locale, che per 15 anni ha sollecitato Enti e Istituzioni affinché tale opera venisse compiuta, appena appreso della chiusura del ponte dal 29/01 al 7/02 ha manifestato insoddisfazione e disagio al quale si è aggiunto il forte disappunto dei pendolari. Ciò premesso gli scriventi consiglieri provinciali chiedono al Presidente della Giunta e all’Assessore competente:
-di essere informati riguardo alle cause che hanno portato ai ritardi sopra evidenziati nel montaggio della passerella;
-che siano individuate e rimosse eventuali responsabilità che hanno portato alla mancata realizzazione dell’opera nei tempi previsti, al pessimo coordinamento nei rapporti tra gli enti coinvolti (Provincia, Comune);
-se, come richiesto espressamente dai pendolari, la realizzazione dei lavori prevederà delle “finestre” di apertura del ponte in idonee fasce orarie per consentire il passaggio dei mezzi di trasporto e quindi per ridurre i disagi per la popolazione;
Chiediamo altresì che sulla vicenda si attivino tutti i soggetti istituzionali, ivi comprese le Commissioni Consiliari e nella fattispecie la Commissione Trasporti della Provincia di Firenze in rappresentanza e a tutela dei bisogni e delle istanze dei cittadini vittime di una discutibile gestione della realizzazione dell’opera.
Andrea Calò Lorenzo Verdi