LO SCIOPERO ALLA TESTI S.P.A. DI EMPOLI
L’assessore Simoni ha risposto, in Consiglio, ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
L’assessore al lavoro Elisa Simoni ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) sullo sciopero alla Testi s.p.a. di Empoli. “Lo scorso 12 il nostro tavolo procedurale ha raggiunto un accordo tra le parti per un periodo di cassa integrazione straordinaria di 12 mesi, dal 16 novembre 2009 al 15 novembre 2010, per 142 dipendenti sospesi a zero ore con pagamento diretto da parte dell’Inps. La Provincia – ha spiegato l’assessore Simoni – si è resa disponibile, tramite i nostri centri per l’impiego, per azioni di politica attiva riguardo alla ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori. Successivamente le parti si sono anche accordate sul piano industriale che prevede un organico di 99 addetti. Se facciamo un saldo dell’operazione registreremo una perdita pesante di 44 posti di lavoro. La vicenda che ha provocato lo sciopero dello scorso 10 gennaio è legata al mancato rispetto dell’accordo concordato. Secondo le Organizzazioni Sindacali vi è una difficoltà nelle relazioni industriali a causa dell’atteggiamento dell’azienda. All’astensione dal lavoro hanno partecipato anche i lavoratori della Del Conte, azienda che la Testi aveva affittato come ramo di azienda e che adesso è tornato alla cura fallimentare privando l’organico di altri 8 dipendenti. Lo scorso 14 gennaio i sindacati ed i lavoratori hanno incontrato il Sindaco di Empoli e nei prossimi giorni avrò un confronto col Sindaco per proseguire l’azione politica”. Per Calò: “E’ giusto questo summit da far svolgere presso la sede del Circondario. E proprio il 27 la Sesta Commissione: lavoro e la Seconda Commissione: sviluppo e programmazione economica e attività produttive sarà presso la sede del Circondario in preparazione del Consiglio tematico sul lavoro. Sarà l’occasione per fare il punto su lavoro, crisi aziendali e stato delle attività produttive dell’empolese-valdelsa. Per quanto riguarda lo sciopero alla Testi, noi riteniamo che la questione sia più generale. Sullo sfondo rimangono le relazioni tra organizzazioni sindacali e impresa. Il responsabile di Assindustria ci ha ricordato che su quel territorio le relazioni sono improntate sulla correttezza. Ora, la Fiom e l’RSU hanno dichiarato, invece, che non c’è né correttezza né tempestività nelle relazione sindacali. Oltre che il problema di relazioni sindacali c’è ora il problema che riguarda il destino di quell’azienda e la tenuta dei livelli occupazionali. L’azienda dopo avere ridotto il ruolo strategico dell’impresa e dopo aver ridotto l’occupazione oggi interviene sulla parte più debole, cioè sulle forme di precarietà. Gli Enti Locali devono incalzare la proprietà e per il rispetto delle relazioni sindacali”.