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LO SCIOPERO ALLA CARREFOUR DI CALENZANO
L’assessore Simoni ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

Lo sciopero dei lavoratori alla Carrefour di Calenzano è stata al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri PRC/PDCI/SC Andrea Calò e Lorenzo Verdi ed alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Elisa Simoni. “Lo scorso 9 gennaio i lavoratori hanno organizzato un presidio, nell’ambito dello sciopero nazionale, a seguito della disdetta unilaterale da parte dell’azienda del contratto integrativo aziendale. La trattativa tra le parti ha un carattere nazionale e non vi è nessun tavolo locale. Era stata emessa una sentenza dal giudice di Torino che imponeva all’azienda di applicare l’integrativo fino al 31 dicembre 2009 in attesa di riprendere le trattative con i sindacati. Inizialmente l’azienda ha ottemperato a quella che era stata la richiesta ma, con l’inizio dell’anno, ha deciso di disdire l’integrativo, interrompere le trattative e, sostanzialmente, ritornare indietro. Ci troviamo in una posizione di difficoltà – ha aggiunto l’assessore Simoni – con le Organizzazioni Sindacali che stanno cercando di ricomporre il tavolo delle trattative, anche se ci dicono che non vi è alcuna possibilità. La nostra è una posizione critica rispetto all’atteggiamento dell’azienda, motivata dal fatto che c’era stata una sentenza di un giudice disattesa poi, di fatto, dalla proprietà. Ecco il perché di questa posizione ancora più netta rispetto a quella assunta in altri contesti”. Calò ha ribadito le critiche: “Al comportamento che le associazioni imprenditoriali, e in questo caso, questa grossa multinazionale, ha nei confronti dei lavoratori. Proprio alla Carrefour di Calenzano sussistono anche altri problemi: problemi nell’organizzazione del lavoro, carenze occupazionali in un momento nel quale insiste una grossa crisi sociale e economica, nel momento stesso in cui c’è un attacco grosso a livello occupazionale in un’azienda dove lavora un organico al di sotto dei 160 lavoratori. Mi fa piacere apprendere che oltre alla reazione dei lavoratori e delle lavoratrici c’è anche una reazione istituzionale che desideriamo, ovviamente, evidenziare. E’ chiaro che in questa situazione di stallo non possiamo rimanere per molto tempo. E’ chiaro che le relazioni sindacali vanno ripristinate”.

19/01/2010 15.31
Provincia di Firenze