FOSSO DI CASTIGLIONCHIO: ESITI DELL’INCONTRO DELLO SCORSO 17 DICEMBRE 2009
L’assessore Crescioli ha risposto ad un’interrogazione di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
L’assessore all’ambiente Renzo Crescioli ha risposto ad un’interrogazione di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC) sull’esito dell’incontro tra Amministrazione Comunale, Amministrazione Provinciale e frontisti ubicati sul Fosso di Castiglionchio in una zona soggetta a rischio idraulico, lo scorso 17 dicembre 2009. “L’incontro era stato promosso dall’Amministrazione Comunale per provare a stipulare, con tutti i frontisti, un protocollo d’intesa sulle azioni da intraprendere per la messa in sicurezza del fosso di Castiglionchio. Era presente a quell’incontro un progettista che dovrebbe redigere, entro febbraio, un progetto preliminare per la sistemazione del fosso. Il protocollo stabilisce gli obblighi delle varie parti e dell’Amministrazione Comunale. Su questo punto c’è stato un po’ di dibattito, non essendoci ancora il progetto, e alcuni hanno sollevato perplessità su dove sottoscrivere, un po’ al buio, l’insieme della valutazione. Questo non ferma la progettazione. Come ho anche fatto presente in quell’occasione noi non siamo direttamente interessati al protocollo né lo potremmo firmare in quanto noi rappresentiamo l’organo di autorizzazione e di controllo, quindi sarebbe assolutamente improprio che in quella sede assumessimo un ruolo diverso. Io ho ribadito la disponibilità dei nostri uffici a dare supporto alle fasi di progettazione, senza sostituirsi ovviamente al ruolo di chi deve redigere. La Provincia ha consigliato di presentare una progettazione semplice. Nel senso che il progetto deve puntare esclusivamente alla messa in sicurezza idraulica. Altri interventi, magari necessari, rischiano di allargare un po’ troppo il campo e dilatare tempi e costi. In questo momento va elaborato un semplice progetto che sia esclusivamente di natura idraulica”. Calò ha replicato che: “In tutta la questione del fosso di Castiglionchio c’è qualcosa che non torna, ma non da parte dell’Amministrazione Provinciale ma da parte dell’Amministrazione Comunale di Rignano sull’Arno, la quale continua ad essere inattendibile sul piano gestionale e sulle relazioni con i cittadini e le attività produttive. Non si capisce il motivo per il quale la Provincia, che in questo caso ha esclusivamente funzioni autorizzative e di controllo, sia stata invitata informalmente al tavolo comunale, forse per rendere più autorevole quel tavolo? Ma un livello di confronto lo si rende autorevole se è autorevole e coerente chi lo promuove ed io credo che, a tutt’oggi, l’Amministrazione comunale di Rignano non abbia questi requisiti. In questi giorni il Comune di Rignano ha inviato ai cittadini un giornalino con il quale dichiara che questo protocollo è stato condiviso. Ma ciò non corrisponde al vero perché è stato individuato un professionista col quale avviare un progetto preliminare per, finalmente, mettere in sicurezza il Fosso di Castiglionchio, l’intero abitato di Rosano e la filiera produttiva. Come si può pretendere che un frontista s’impegni, anche economicamente, di fronte ad un progetto che non c’è? Resta, oggi, irrisolto la questione della messa in sicurezza del fosso”.