CALÒ E VERDI (PRC/PDCI/SC) SULLO STATO DI AGITAZIONE ALLA FALASCHI, AZIENDA DI GESTIONE DEL SERVIZIO DI SCUOLABUS NEI COMUNI DEL TERRITORIO EMPOLESE – VALDELSA
I lavoratori in sciopero contro un’azienda che in regime di convenzione pubblica sfrutta i lavoratori, non osservando quanto prevedono i contratti in materia di salario e precarizzando il lavoro. I consiglieri Comunisti, nell’esprimere solidarietà ai lavoratori, dichiarano l’impegno del gruppo a sostegno della vertenza. Presentata domanda d’attualità
Apprendiamo dalla stampa che è stato dichiarato lo stato di agitazione e un’ora di sciopero per trenta operatori della Falaschi, azienda che ha affidato con gara di appalto bandite dai municipi di Cerreto Guidi, Capraia e Limite, Montelupo Fiorentino e Vinci la gestione dei “pulmini”.
Le motivazioni che hanno portato a questa situazione sono legate soprattutto alla tipologia di contratto non idonea rispetto alle mansioni svolte dagli autisti degli scuolabus. Infatti Due terzi di questi sono precari e non inquadrati come dovrebbero. Non vengono riconosciute loro le trasferte e le commissioni. Il contratto nazionale non è stato applicato e ci sono casi in cui i contratti a termine sono stati prorogati anche per 4-5 anni. Dopo 36 mesi di tempo indeterminato il lavoratore avrebbe diritto a una stabilizzazione”.
Preoccupazione viene anche dalla Filt-Cgil , per la gestione dei servizi esternalizzati dai Comuni. Siamo impegnati su due fronti quello dell’azienda per chiedere contratti adeguati ai lavoratori, mentre ai Comuni chiediamo che i servizi in appalto si facciano carico dei controlli sulla situazione normativa e contrattuale dei lavoratori. Che vengono applicate alle gare di appalto, clausole sociali e l’impegno a non utilizzare mai bandi al massimo ribasso.
Un’altra inquietante vicenda, aggrava il clima e le corrette relazioni sindacali della stessa vertenza Falaschi. Sembra che l’azienda abbia installato un controllo di tipo satellitare sui pulmini, ma per attuarlo è necessario un accordo con i sindacati ed un’adeguata informazione ai lavoratori. Questi strumenti non devono assolutamente servire per controllare gli operatori. Risulta invece alla RSU aziendale, che questi sistemi tecnologici siano serviti anche per giustificare la riduzione dell’orario di lavoro. Una cosa che, se confermata, può avere gli elementi per un’azione legale.
Il Gruppo nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori e alle Organizzazioni Sindacali e assicura tutto il nostro impegno nel seguire la vertenza in corso.
In merito alla questione gli scriventi consiglieri provinciali chiedono al Presidente della Provincia e all’Assessore competente di rispondere sulla questione, esplicitando le posizioni che l’Amministrazione Provinciale intende assumere, perché si adoperi alla soluzione del conflitto e all’applicazione integrale dei contratti. Se il Circondario Empolese e i singoli Enti Locali d’intesa con l’Amministrazione Provinciale hanno verificato la regolare applicazione delle convenzioni in materia di contratti e sicurezza. Se l’amministrazione Provinciale è stata investita dalle OO.SS. E cosa intende fare la stessa Amministrazione affinché nelle gare di appalto si applichino, clausole sociali agli accordi di servizio. Si chiede che sia reso pubblico se è vero che sono stati installati controlli elettronici all’insaputa delle OO.SS e dei Lavoratori.
Andrea Calò Lorenzo Verdi