LA CHIUSURA DEL PONTE DI FIGLINE VALDARNO
La Vice Presidente Cantini ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
La Vice Presidente della Provincia ed Assessore alle Infrastrutture Laura Cantini ha risposto, in Consiglio Provinciale, ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) sulla chiusura del ponte di Figline Valdarno con susseguenti proteste dei cittadini e dei pendolari. “La chiusura – ha ricordato l’Assessore Cantini – è propedeutica all’installazione di una passerella che possa dotare il ponte di un nuovo percorso pedonale e ciclabile per migliorare la viabilità della zona. E’ chiaro che una chiusura porta sempre difficoltà e disagi nei cittadini, nei pendolari, nei lavoratori e per tutti coloro che quotidianamente hanno bisogno di quel passaggio per le normali attività quotidiane. Credo che i disagi determinati dal completarsi di un’opera infrastrutturale che va a migliorare complessivamente la viabilità della zona, e mi riferisco al ponte di Figline, possano essere fastidi sopportabili. In un primo momento la chiusura del ponte per l’installazione della passerella era prevista nel periodo di agosto. Ma solo il 14 agosto sono stati completati i lavori di spostamento dei sottoservizi, che non erano di nostra competenza, e soltanto dopo il completamente era possibile procedere alla palificazione sulla quale poggiare la passerella. Voglio specificare inoltre che l’impresa esecutrice non è in penale perché il ritardo è stato determinato da una motivata richiesta di proroga; qualora invece dovessero verificarsi ulteriori ritardi o si manifestassero responsabilità rispetto al contratto in essere è ovvio che verranno applicate penale e/o sanzioni previste dalla legge e dal capitolato di appalto. Posso assicurare, inoltre, che non è mancato il coordinamento tra gli Enti. Con il Sindaco di Figline e con l’Amministrazione Comunale di Figline mi sono incontrata e o sentita continuamente, quasi quotidianamente, tanto che abbiamo convenuto di spostare i lavori per la collocazione della passerella nel periodo post-natalizio, consapevoli dell’effetto negativo che l’inizio dei lavori avrebbe comportato a dicembre, periodo in cui la mobilità va più in crisi del solito. Le motivazioni che ci hanno portato a fare i lavori senza interruzioni sono giustificate dalla ricerca di maggior sicurezza per chi lavora e per i passanti. Ci troviamo di fronte ad un’opera di non semplice realizzazione: la sistemazione della passerella sulle pile, in aderenza al ponte esistente, deve garantire la massima garanzia per le persone che passano sul ponte e le persone che sono al lavoro. Il piano degli spostamenti testimonia che c’è stato un coordinamento che ha coinvolto anche gli altri Comuni ed abbiamo effettivamente provato a mitigare, nelle nostre possibilità, le difficoltà”. Calò ha ribattuto: “La vicenda relativa alla chiusura del Ponte di Figline e i ritardi nel completamento dell’opera ritenuta fondamentale e strategica per il contesto della viabilità e dell’accesso alle attività produttive socio-educative e servizi è ancora oggetto di forte critica oltre che da parte dei cittadini figlinesi anche dal contesto delle Comunità del Valdarno fiorentino. Non convincono le soluzioni adottate dalla Provincia e dal comune di Figline, né tanto meno i tempi, per completare questa infrastruttura. I ritardi, le disfunzioni, i disagi vengono scaricati sui cittadini mentre rimangono senza risposta le responsabilità di chi ha causato il malfunzionamento della macchina amministrativa. Mi si deve spiegare come un’opera strategica, e molto attesa, sulla quale si avvia una procedura di sistemazione, annunciata dalla precedente amministrazione Renzi, improvvisamente si interrompa. Troppo comodo richiamare la popolazione a pazientare anche se l’intervento è a termine, la disponibilità dei cittadini, dei lavoratori, dei pendolari è a fine. L’approssimazione, la superficialità rimangono sullo sfondo di una vicenda che deve essere ancora indagata. Io credo che noi abbiamo il compito e la responsabilità, come Commissioni del Consiglio, nel contesto delle nostre funzioni ispettive di verificare e non di coprire. Per questo motivo noi saremo il 29 gennaio a Figline sollecitando, controllando punto per punto che le cose vadano a buon fine. Prendiamo atto che le proposte avanzate dai cittadini sulle finestre relative agli ingressi ed ai passaggi del ponte non sono state accettate per problemi di sicurezza. Mi ritengo insoddisfatto sul fatto che non siano state individuate e rimosse le responsabilità di chi ha arrecato un danno alla collettività poiché non è accettabile che la politica funzioni con la solita litania: “capiteci, capiteci, capiteci”.