SICUREZZA STRADALE E GUARD-RAIL PER I MOTOCICLISTI
Approvata, all’unanimità, mozione di Lazzerini (Sinistra per la Provincia) e Tondi (UDC)
Approvata, all’unanimità, la mozione dei consiglieri Lazzerini (Sinistra per la Provincia) e Tondi (UDC) sulla sicurezza stradale e guard-rail per i motociclisti. “Sulla base della nascita del Motoclub della Provincia, con obiettivi ludici ma anche per portare all’attenzione alcune problematiche che sono inerenti al campo delle due ruote, abbiamo pensato che le strade di per sé, a partire dai guard-rail, ma anche la segnaletica orizzontale e verticale, pali, paletti e quant’altro, sono veramente delle trappole mortali per quanto riguarda i motociclisti. Faccio un esempio: sotto il sottopassaggio della Fortezza, la via che viene contromano, dove ci passano gli autobus, è piena di paletti verticali con segnaletica rettangolare e sono delle vere alabarde per i motociclisti. I dati degli ultimi anni sono terribili: nel 2005 si sono registrati quasi 45 mila decessi per incidenti stradali, senza contare gli invalidanti, in tutta Europa. E la cosa che fa ancora più specie è che la maggior parte avviene a persone sotto i 40 anni. Quindi la situazione di per sé è molto grave. La stessa Comunità Europea, pur avendo proclamato di voler dimezzare le vittime per incidenti stradali entro il 2010, non ha ancora emanato una normativa che racchiuda le normative stesse riguardo ai motociclisti. Solo la Spagna si è attrezzata autonomamente, facendo anche una serie di crash test, e praticamente ha fatto una normativa ad uso e consumo della Spagna stessa, e quindi qualsiasi strada di nuova e vecchia progettazione viene adeguata a questa problematica. La Provincia di Modena, patria dei motori, che registrava un numero di decessi molto alto ha sottoscritto una convenzione con l’Istat e con l’Osservatorio nazionale sugli Incidenti Stradali per monitorare il fenomeno con interventi mirati. Con questo documento chiediamo che la Giunta si attivi, proprio sull’esempio della Provincia di Modena, con azioni adeguate al monitoraggio della sicurezza sulle strade di competenza, che si avvii un percorso di adeguamento nei punti sensibili, dei dispositivi di sicurezza per i motociclisti, ovvero i guard-rail, le strisce antiscivolo e l’apposita segnaletica, orizzontale e verticale. E importantissimo che la Provincia si attivi per sensibilizzare i Comuni del territorio ad iniziare anche loro un percorso che porti alla risoluzione di queste problematiche”. La Vice Presidente della Giunta ed assessore alle infrastrutture Laura Cantini ha sottolineato che: la richiesta trova un lavoro già avviato, perché da tempo sono attive le iniziative per la salvaguardia della sicurezza dei veicoli a due ruote”.Tondi ha ribadito che: “In primo luogo occorre affrontare un problema di cultura della sicurezza stradale per gli utenti delle due ruote. Ci sono due elementi, uno oggettivo e l’altro soggettivo. Quello soggettivo è relativo al comportamento individuale rispetto al mezzo, e qui l’Ente Pubblico poco può fare. Veniamo al lato oggettivo, cioè la manutenzione stradale perché l’adeguamento del guard-rail, che può sembrare un elemento banale, può evitare delle vere e proprio decapitazioni o amputazioni di parti fisiche, in quanto la moto o il corpo del motociclista passa attraverso proprio delle ghigliottine metalliche. Sono dati di fatto che rendono agghiacciante la discussione, ma questo serve per sensibilizzare perché manca la cultura della prevenzione e della sicurezza stradale per gli utenti delle due ruote”. Barillari (PDL) ha definito la mozione: “Più che opportuna in un momento in cui la sicurezza deve essere fra i primi posti nelle priorità della nostra Provincia. Troppi sono gli incidenti che continuano ad avvenire sui mezzi a due ruote, troppo sono le persone che rimangono poi offese, troppi sono ancora i morti e troppo alti sono i costi per la comunità, ma la cosa più grave è poi tutto quello che comporta la conseguenza di questo tipo di incidenti”. Infine Bombardieri (PD) che ha sottolineato come: Le nostre strade, quelle provinciali naturalmente, hanno punti non indifferenti di difficoltà e di messa in sicurezza. Occorre ragionare e capire come possiamo seriamente fare educazione stradale e intervenire su una delle questioni che è molto sentita sul nostro territorio.