TUTTI I DATI DEL TURISMO IN PROVINCIA DI FIRENZE AUMENTANO GLI ARRIVI DALLA CINA, TENGONO GLI USA
Billi: “Il trend positivo di dicembre ci fa vedere una possibile uscita dalla crisi”. Lunedì 8 febbraio in approvazione il Piano Strategico di Sviluppo Triennale
"Il nostro obiettivo è di creare un vero e proprio sistema turistico integrato tra i vari soggetti istituzionali ed economici del territorio. Il Piano triennale di sviluppo (che andrà all’approvazione lunedì otto febbraio in Consiglio Provinciale) ha un senso se è programma condiviso, con scelte di indirizzi, individuazione di interventi operativi e la disponibilità di ogni soggetto a unire le risorse per raggiungere gli obiettivi comuni”. Con queste parole l’assessore al Turismo della Provincia di Firenze, ha illustrato i contenuti del Piano Triennale di Sviluppo Turistico 2010/2012 realizzato con il Centro Studi Turistici di Firenze.
Per quanto riguarda i flussi turistici in provincia di Firenze, durante il 2009, i dati appaiono in linea con il calo del turismo internazionale. Gli arrivi sono stati 3.665.436 (-4,8%), invece le presenze 10.225.953 (-5,3%), con un quadro d’insieme conforme con quanto avviene in altre realtà similari. Se nei primi due mesi dell’anno ed in aprile le presenze dei turisti hanno registrato risultati di stabilità, nei mesi marzo, maggio, giugno e luglio i valori sono diventati fortemente negativi; nei mesi di agosto e settembre i valori sono tornati su livelli di positività. La punta migliore si è toccata a dicembre con un +6,2%. “Il trend positivo che si è registrato l’ultimo mese dell’anno – ha detto l’Assessore Billi – ci fa intravedere una possibile uscita dalla crisi, anche sulla base delle previsioni fatte dall’Omt sul 2010. Stando alle aspettative dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (che ipotizzano un rilancio del mercato internazionale) è fortemente auspicabile una ripresa anche nella provincia di Firenze, essendo il nostro turismo influenzato per oltre il 70% dalla presenza degli stranieri”.
In merito alle strutture ricettive, il calo maggiore è stato percepito nel settore alberghiero (-3,7%) e in tutti i livelli di classificazione. Mentre l’extralberghiero (-8,2%) registra un calo più contenuto per gli agriturismi. I dati statistici, in particolare, segnalano una forte diminuzione della clientela straniera (-8,3%), leggermente attenuata da un aumento degli italiani: +1,9%. Le presenze in crescita sono quelle della Cina (+29%), della Svizzera (+7%) e della Francia (+2%), tiene il mercato tedesco (-1%). In forte flessione Usa (-16%), Olanda (-18%), Regno Unito (-19%), Spagna (-16%), Canada (-11%) e Australia (-16%).
“In questo quadro congiunturale – ha detto l’Assessore Billi – per un’amministrazione pubblica diventa essenziale disporre di un Piano Strategico di Promozione Turistica che, oltre alle linee guida per la promozione per i prossimi anni, aiuti ad analizzare il prodotto turistico, identificando le varie tipologie di microprodotti tematici e territoriali esistenti o potenziali. Un vero e proprio strumento di indirizzo per i piani di attività annuale delle Agenzie per il Turismo”.
Alla base del piano triennale vi sono alcuni punti determinanti: una concertazione continua fra pubblico e privato sulle attività da svolgere; una concreta integrazione fra territori e sistemi produttivi e fra iniziative promozionali e proposte commerciali; innovative azioni di promozione in stretta integrazione con i canali tradizionali e infine una gestione flessibile necessaria per cogliere le opportunità dell’ultimo minuto o per adeguare interventi in base a nuove opportunità del mercato.