UN LICEO AD INDIRIZZO MUSICALE AL DANTE
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Franchi e Villa (PDL)
Il piano provinciale di dimensionamento della rete scolastica è stato al centro di un’interrogazione dei consiglieri Erica Franchi e Tommaso Villa alla quale ha risposto l’assessore all’Istruzione Giovanni Di Fede. “L’interrogazione si riferisce alla decisione della Giunta provinciale di inserire nella nostra proposta di piano, un indirizzo musicale nella città di Firenze e, in particolare modo, presso il liceo Dante di Firenze. Noi non istituiamo il liceo musicale ma chiediamo di istituirlo. Le motivazioni che ci hanno portato a questa scelta sono da ricercare nel fatto che il liceo Dante è una delle poche scuole dentro i confini del Comune fiorentino, una delle poche scuole superiori che ha una struttura splendida con Palazzo Liberty d’inizio ‘900 e che è nata come scuola con ampie aule ed ampie strutture ed è attualmente sottoutilizzata. In più il Liceo Dante ha tra le sue attività extracurriculari un’attività di teatro e un’attività musicale che vede coinvolti gran parte del corpo studentesco ma anche una piccola parte del corpo docente. Attendiamo la legge di riforma dei licei che è in fase di elaborazione e, dentro l’iter che porta all’approvazione di una norma, la Provincia chiede per Firenze l’istituzione di un liceo musicale dal momento che il Ministero dà la disponibilità per sole 40 sezioni in tutta Italia. Se non lo chiediamo adesso l’indirizzo musicale a Firenze, rischiamo di non averlo per tanti anni”. Per Franchi: “Quando l’assessore afferma che se non si chiede adesso rischiamo, per anni, di non avere l’indirizzo del liceo musicale a Firenze e che candida ad ospitarlo il liceo Dante fa una scelta squisitamente classista. Dalla sua risposta sembra desumere che ci sono alcuni istituti titolati come il Dante e altri istituti di serie B. Al di là del fatto che al Dante questo nuovo indirizzo potrebbe servire per sopravvivere, quello che volevamo stigmatizzare, in questo atto, è l’ulteriore presa di posizione da parte della Provincia di non condivisione di questa riforma. La Provincia rifiuta la riflessione su eventuali nuovi indirizzi e punta ad essere ancora protagonista della scena”.