LO SCIOPERO DEL SERVIZIO ASILI NIDO LO SCORSO 25 GENNAIO
L’assessore Di Fede ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)
Sullo sciopero del servizio asili nido nel Comune di Firenze per l’intera giornata dello scorso 25 gennaio l’Assessore all’Istruzione Giovanni Di Fede ha risposto ad un’interrogazione di andrea Calò e Lorenzo Verdi (PRC/PDCI/SC). “Lo sciopero ha avuto un’ampia adesione da parte dei lavoratori e la partecipazione delle organizzazioni sindacali ma anche di molti genitori che usufruiscono del servizio. L’oggetto del contendere, di fatto, è il cosiddetto overbooking cioè l’inserimento di qualche bambino in più nel rapporto di quote tra adulto e bambino in ogni asilo nido per tagliare, o ridurre fortemente fino all’annullamento, le liste di attesa partendo dal presupposto che le classi non sono quasi mai al completo. Questa strategia, che è stata decisa dall’amministrazione comunale di Firenze, ha destato giustamente le preoccupazioni dei lavoratori e dei genitori in merito alla qualità del servizio erogato dovendosi occupare di un numero più elevato di bambini. Ho detto giustamente – ha spiegato Di Fede – non criticando l’atteggiamento dell’amministrazione comunale. L’utenza ha una sensibilità molto elevata ed il Comune di Firenze ha un’offerta scolastica nella fascia dell’infanzia di altissima qualità, frutto di una storia importante visto che siamo stati tra i pionieri di questo servizio e questo servizio è caro all’utenza e molto caro anche agli educatori per cui l’assoluta attenzione e reattività rispetto a qualunque intervento da parte di un’amministrazione è comprensibile. L’amministrazione la deve cogliere come un’attenzione in positivo, sfruttarla per mantenere inalterati, in tutti i suoi standard di qualità, l’intervento educativo. Su questo è previsto un incontro tra i sindacati e l’Assessore nei prossimi giorni per verificare la possibilità e trovare una soluzione. La Provincia non ha un ruolo in questa situazione perché non rientra nella sua specifica competenza e quindi non c’è bisogno di un intervento della Provincia”. Per Calò: “Questa controversia sindacale appare strana. Prima i Vigili Urbani, poi gli educatori e non contro il Governo di Centrodestra ma contro le decisioni di un’Assessore di una Giunta di Centrosinistra che decide di tagliare le liste di attesa non preoccupandosi minimamente delle ricadute sulla qualità del servizio. Non solo Renzi incassa due scioperi su questo piano, non solo ci vuole il Prefetto per fare capire a Renzi come si gestiscono le relazioni sindacali, ma anche la Provincia in questo senso, col bon ton istituzionale e con argomento soft, dà un Consiglio a Renzi, di non seguire il Centrodestra sul suo terreno perché questo è un terreno dove il centrodestra è più abile del centrosinistra. Noi abbiamo espresso, in tempi non sospetti, la solidarietà ai lavoratori ausiliari degli asili nido. Auspichiamo che torni la ragione: non è tagliando le liste di attesa, non è mettendo in difficoltà i corsi che si può difendere la qualità”.