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LO STATO DI AGITAZIONE ALLA FALASCHI
L’assessore Simoni ha risposto ad una domanda d’attualità di Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC)

Lo stato di agitazione alla Falaschi, azienda di gestione, in quattro comuni del territorio empolese-valdelsa è stato al centro di una domanda d’attualità dei consiglieri Calò e Verdi (PRC/PDCI/SC) alla quale ha risposto l’assessore al lavoro Elisa Simoni. “L’azienda è attiva su tutto il territorio nazionale e conta 500 dipendenti e si occupa di trasporto scolastico per molti comuni. Lo scorso luglio l’azienda ha comunicato la rateizzazione dello stipendio. Ci sono stati vari incontri fra le parti sociali e la dirigenza. Le parti sindacali si sono impegnate per chiedere contratti adeguati e una discussione approfondita sui servizi di appalto con la previsione di clausole sociali e l’impegno a utilizzare i bandi al ribasso. I Sindaci sono stati coinvolti in questo percorso e si sono tenuti anche alcuni incontri con gli altri interlocutori. Dopo vari colloqui è stata intrapresa una trattativa per un accordo sindacale che garantisca delle migliorie lavorative, come richiesto dalle organizzazioni, per gli autisti. Le posizioni si sono avvicinate anche se rimangono alcuni aspetti critici, in particolare ci sono delle divergenze rispetto agli orari di lavoro. Le parti sindacali attendono il 4 febbraio per verificare la situazione altrimenti indiranno uno sciopero di un’ora che si terrà nella stessa giornata qualora l’incontro non porti a una conclusione positiva”. Calò ha ribattuto che: Non è la prima volta che società contraggono servizi o appalti con le pubbliche amministrazioni, accentando le clausole sociali del capitolato di gara poi scaricano i costi, tagliando sui diritti contrattuali dei lavoratori e precarizzando al massimo i rapporti di lavoro. In questo senso occorre che le istituzioni verifichino costantemente la regolare applicazione della convenzione in materia di contratti e sicurezza. Clamoroso è che gli autisti denunciano che l’azienda Falaschi agisce in un regime di bassi salari, deregolamentazione dei contratti nazionali e forte flessibilità e precarietà sul mercato del lavoro. Da questa vertenza e la denuncia di forte ingiustizia sociale che la contraddistingue viene un segnale per le istituzioni di centrosinistra, le quali devono rompere la loro subalternità al mercato e alle imprese e stare dalla parte di chi la crisi è costretto a pagarla. Il tema delle relazioni sindacali sta coinvolgendo un po’ l’empolese-valdelsa: dalla Fubiofin alla Testi di Empoli fino ad arrivare alle aziende nel territorio di Fucecchio. Visto che l’Assessore provinciale al lavoro e il Presidente della Giunta provinciale stanno riscrivendo il patto per lo sviluppo dovrebbero, in quella sede, richiamare a una maggiore correttezza e ad una maggiore responsabilità sociale le parti datoriali”.

03/02/2010 11.58
Provincia di Firenze