L’AGRICOLTURA “BIODIVERSA”
Ultimo incontro del ciclo “AgriCultura” il 25 febbraio all’Altana del Castello Calenzano
L'agricoltura “biodiversa” e i vantaggi di fare impresa tra tutela degli habitat naturali e conservazione delle specie: è questo il tema centrale dell’ultimo incontro del ciclo d’incontri di “Agricultura” organizzato dalla Provincia di Firenze all’Altana del Castello di Calenzano, giovedì 25 febbraio, dalle ore 9.00 alle 13.00. Si concludono con questo decimo appuntamento le iniziative promosse dall’ente provinciale per divulgare, direttamente agli operatori del settore (agricoltori, tecnici, etc.), informazioni utili su diverse questioni di attualità, con interventi dal mondo scientifico, testimonianze dirette, approfondimenti e proposte concrete.
Gli incontri si sono svolti in diverse sedi sul territorio fiorentino a partire dall’ottobre 2009, riscuotendo un grande successo e una nutrita partecipazione, merito forse della sempre alta qualità degli interventi e autorevolezza dei relatori. Gli incontri di “Agricultura” sono stati l’occasione per promuovere un proficuo scambio di informazioni e conoscenze tra i diversi soggetti che operano nel settore agricolo, affrontando ogni volta temi attuali e di enorme interesse.
Anche l'ultimo incontro di giovedì 25 febbraio non farà eccezione: verrà spiegato, da diversi punti di vista, come la tutela della biodiversità e la conservazione degli habitat naturali possano rappresentare un’opportunità per gli agricoltori, più che un vincolo. Sia che si tratti di recuperare e conservare antiche varietà di piante, come quelle da frutto del Mugello, sia che si debba intervenire per ripristinare condizioni di equilibrio per alcuni animali selvatici (anche quelli talora "problematici", come il lupo appenninico).
Gli argomenti di discussione trattati dai tanti relatori spazieranno dai metodi di coltivazione naturali alla difesa e riqualificazione dell’ambiente, dalla salvaguardia del paesaggio alla ricostruzione dei “corridoi” ecologici.
L’approccio “biodiverso” nell’agricoltura permette alle aziende agricole di creare economia sostenibile, specie nelle aree protette dove può rappresentare un formidabile strumento per la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, oppure nelle aree più compromesse, per la riqualificazione ambientale di aree urbane e peri-urbane.
Per il mondo agricolo, tutela della biodiversità significa anche intervenire riqualificando ecosistemi degradati, riducendo la frammentazione degli habitat e la locale "impermeabilità" del territorio, ricostituendo quindi le interconnessioni attraverso le quali permettere i normali flussi di animali, piante e nutrienti.
All’incontro parteciperanno: l’Assessorato alla Programmazione territoriale, parchi e aree protette e l’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Firenze, il Sindaco di Calenzano, Gennaro Giliberti della Direzione Agricoltura, Caccia e Pesca della Provincia di Firenze, Mauro Agnoletti del Gruppo di Lavoro sul Paesaggio del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Concetta Vazzana dell’Università di Firenze, Francesca Bretzel del CNR di Pisa, Alberto Chiti Batelli della NEMO srl, Marco Ghenghini dell’ISPRA (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), Ugo e Giacomo Fiorini, vivaisti e produttori di frutti antichi, Duccio Berzi dell’Ischetus scrl e del CSDL (Centro per lo Studio e la Documentazione sul Lupo).
Seguirà, come di consueto, l'atteso dibattito aperto a tutti.
La partecipazione al convegno è libera e gratuita.