Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

AMINA SALVATA DALLA LAPIDAZIONE

Gesualdi: “Continuare con più convinzione la campagna contro la pena di morte”

(25 settembre 2003) – “La vicenda di Amina rappresenta per tutti noi un sollievo e anche la conferma delle montagne che si possono spostare quando in tanti ci si muove per aiutare, per spiegare, per convincere che la pena di morte non è mai un bene: bisogna continuare a incontrare e a spiegare e a sostenere la campagna contro la pena di morte per sottrarre i tanti condannati a un destino assurdo”: il Presidente della Provincia Michele Gesualdi commenta così la notizia dell’assoluzione di Amina Lawal Kurami dall’accusa di adulterio che avrebbe potuto costargli la vita. Il Presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi aveva aderito alla campagna in difesa della vita di Amina, rendendosi disponibile a prevedere una forma di “adozione” della donna da parte della Provincia di Firenze. Amina, nigeriana, 35 anni, condannata a morte come Safiya per lapidazione, vive in un villaggio di contadini a Kurami, nello stato di Katsina. Analogamente a Safiya, Amina era stata condannata alla lapidazione per adulterio per avere avuto una bambina dopo il divorzio. La sentenza era stata emessa il 22 marzo scorso dal tribunale di Bakori, nello stato di Katsina, uno dei dodici Stati del nord della Nigeria a maggioranza islamica e dove dall'inizio del 2000 è stata reintrodotta la "sharia", un antico sistema normativo recentemente dichiarato incostituzionale dal Governo nigeriano con una lettera del ministro della Giustizia Kanu Agabi ai governatori degli stati che la adottano. “L’azione del Governo nigeriano – sottolinea Gesualdi – è da apprezzare e da considerare anche come un frutto di dialogo”.

25/09/2003 16.55
Provincia di Firenze