CACCIA, LE NOVITA’ DELLA LEGGE REGIONALE DISCUSSE OGGI A PALAZZO MEDICI
Ungulati, fauna selvatica e calendario venatorio nella nuova normativa toscana
“Le modifiche apportate alla legge sulla caccia sono state una scelta giusta, come abbiamo constatato con piacere questa mattina dal tono dell’incontro e dai vari interventi”. Così la Vice Presidente della Provincia di Firenze, con deleghe alla Caccia e Pesca, ha commentato il workshop sulle novità legislative in materia di caccia che si è svolto a Palazzo Medici Riccardi.
L’incontro è stato organizzato dalla Provincia di Firenze, in collaborazione con la Regione Toscana dopo le recenti modifiche apportate alla Legge Regionale sulla Caccia. Hanno aperto i lavori la Vicepresidente della Provincia di Firenze e l’Assessore alla Caccia della Provincia di Siena, come Delegato dell’Unione Province Italiane Toscana. Gli argomenti affrontati hanno toccato particolari aspetti normativi inseriti nella nuova legislazione regionale. Si è discusso della presentazione generale della riforma legislativa della caccia, della programmazione/PAR e del calendario venatorio regionale e provinciale, proseguendo con il controllo degli ungulati e della fauna selvatica, la gestione dell’ATC e delle Zone di Ripopolamento e Cattura, le aziende agrituristico-venatorie e delle Aree Addestramento Cani e un intervento sulla gestione dell’avifauna e delle deleghe previste dall'art. 37bis, 37ter.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti di tutto il territorio, a livello regionale e provinciale, come testimoniato dalla composizione dei relatori e dalla platea. Sono intervenuti infatti sia addetti ai lavori, per prendere parte alla giornata di studi, che esponenti dei vari settori venatorio, faunistico e agricolo.
Sono intervenuti gli organi direttamente e indirettamente interessati, le associazioni e i rappresentanti dei vari settori.
“Si è cercato di rispondere alle esigenze dettate dai danni all’agricoltura – ha spiegato la Vice Presidente della Provincia – L’intervento è stato adeguato ai mutati scenari di riferimento, dotandoci di strumenti più idonei per ricercare l’equilibrio tra ambiente, salvaguardia della fauna e attività agricole che è venuto meno. Nella nuova prospettiva tracciata, infatti, quella venatoria non è solo attività ludica, ma contribuisce al mantenimento dell’equilibrio ambientale, cosa non sempre facile. La revisione operata dalla Regione Toscana va assolutamente in direzione della tutela della biodiversità e non è affatto più aggressiva della legge preesistente. L’attività umana deve porsi in accordo con l’esigenza ambientale ed anzi integrarla, compito dell’istituzione è favorire e garantire questa concertazione”.
“Questa Amministrazione, avvalendosi anche della nuova normativa regionale e avendo ravvisato l’inefficacia dei cosiddetti metodi ecologici, come recinzioni o eliminazione di fonti alimentari, ha approvato alcuni provvedimenti per il controllo della predazione da parte di volpe, cornacchia grigia e gazza al fine di tutelare la naturale riproduzione della fauna selvatica stanziale in taluni ambiti protetti e nelle zone di produzione naturale”.
I piani hanno anche la finalità residuale di prevenire e limitare i danni causati dalla volpe agli animali da cortile, come il pollame di facile predazione, delle numerose Aziende agricole della provincia di Firenze, dove questa forma di allevamento integra il reddito agricolo.
“Altre criticità provengono dagli ungulati, – dichiara la Vice Presidente – mentre per i cinghiali i provvedimenti già attuati hanno consentito di ridimensionare i danni alle culture. Per i caprioli, che adesso sono i principali responsabili delle incursioni nelle coltivazioni, stiamo lavorando per poter utilizzare anche le nuove opportunità di controllo inserite nella legislazione regionale”.
Gli Atti del Convegno saranno disponibili on line sul sito della Provincia di Firenze: www.provincia.fi.it.