Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

VISITA DI BARDUCCI E SIMONI AL CARCERE DALLA PROVINCIA 370 MILA EURO PER LA FORMAZIONE DEI DETENUTI
Interventi a Sollicciano per il reinserimento lavorativo negli istituti Meucci e Gozzini

La Provincia di Firenze mette a disposizione 370 mila per la formazione dei detenuti all’interno della casa Circondariale di Sollicciano e dell’ Istituto Penale minorile Meucci.
Il contributo sarà erogato attraverso un bando che sarà pubblicato domani sul sito della Provincia.
Nel dettaglio, il finanziamento prevede: 84 mila euro dedicati alla formazione per l’edilizia, per l’elettricità, la termoidraulica e la falegnameria e 28 mila euro per interventi sulle professionalità informatiche, entrambi i progetti riguardano per i detenuti di Sollicciano. Per le donne detenute invece sono previsti 22 mila euro dedicati alle professionalità nel settore dell’igiene ambientale. Oltre ad uno stanziamento di 45 mila euro a sostegno di interventi formativi rivolti ad ex detenuti prevalentemente nel settore dell’agricoltura.
Inoltre, per i detenuti dell’Istituto Penale minorile Meucci sono stati messi a disposizione: 84 mila euro per la formazione per l’edilizia, per l’elettricità, la termoidraulica e la falegnameria; 54 mila euro per interventi formativi sulla gelateria artigianale.
Infine, un sostegno di 52 mila euro per i i detenuti della Casa Circondariale Mario Gozzini, finalizzati alla formazione per l'edilizia ed impiantistica.
Tutti i dati sono stati resi noti dal Presidente della Provincia Andrea Barducci e dall’assessore provinciale alla formazione e lavoro, Elisa Simoni a seguito di una vista all’istituto penitenziario fiorentino. “L’incontro – ha dichiarato il Presidente Barducci – è servito a discutere e confrontarsi su come rafforzare il rapporto tra il carcere e le Istituzioni e su come mettere in atto interventi formativi davvero rispondenti alle esigenze dei detenuti e al loro reinserimento lavorativo”.
“La Provincia di Firenze – ha spiegato l’assessore Simoni – ha individuato la formazione all’interno delle carceri fiorentine come elemento centrale per la costruzione di alternative alla condizione detentiva ed alla pena. Il lavoro e la formazione sono strumenti irrinunciabili per dare un significato vero all’azione di recupero e di reinserimento sociale da assicurare alle detenute e ai detenuti e a coloro che fuoriescono da tale condizione e devono ricostruirsi una vita. È fondamentale utilizzare al meglio il tempo di pena e costruire un rapporto più incisivo tra carcere e territorio”.
Gli interventi tengono conto della tipologia di utenza, dell’età, della nazionalità e della durata della pena. I detenuti che partecipano ai corsi dovranno essere scelti sulla base di incontri e di iniziative di informazione, motivazione e orientamento che li indirizzeranno verso i percorsi più adatti alle loro capacità e aspirazioni e anche in relazione alle successive possibilità di inserimento lavorativo all’esterno del carcere.
Al momento i detenuti sono circa 970 di cui poco più di un centinaio donne. Il 67% è rappresentato da stranieri di varia nazionalità: il 60% proviene dai Paesi del Nord Africa (Tunisia e Marocco), il 20% sono albanesi e comunque le nazionalità sono 59. Tra i 970 il 70% sono imputati e il resto sono definitivi, cioè già condannati. Il turn over è molto alto e questo rende difficile anche l’impostazione di percorsi formativi che abbiano continuità nel tempo. Ecco quindi che si rende necessaria una formazione flessibile e organizzata per moduli brevi.

30/03/2010 17.14
Provincia di Firenze