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EMMELUNGA, “NON RISULTA DIMINUZIONE DI ORGANICO"
"Ma esistono probabilità di ridimensionamento che ci preoccupano”

Emmelunga di Barberino di Mugello e cambio di proprietà. Dopo le notizie apparse sui giornali, la Provincia ha approfondito la questione ed è emerso che l’organico di Barberino non è diminuito di 40 unità (da 90 a 50 addetti); non risulta che metà della tredicesima ancora da corrispondere verrà assegnata solo ai dipendenti più meritevoli; non risulta che, in seguito all’eventuale terza lettera di richiamo, sia previsto il licenziamento. Sulla vicenda l’assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni ha risposto a una domanda d’attualità del gruppo di Rifondazione comunista: “Con il cambio di proprietà il nuovo raggruppamento guidato da Aiazzone – secondo i consiglieri Andrea Calò e Lorenzo Verdi - inizia una cura dimagrante. Molti dipendenti lasciano lo storico ex marchio e quelli in servizio ricevono irregolarmente i propri stipendi. C’è allarme dei sindacati sul versante occupazionale e sulla tenuta dei diritti”.
Simoni ha ripercorso la storia dello stabilimento. Siamo davanti a un’azienda storica, nata a Barberino del Mugello 25 anni fa. Emmelunga, marchio di cucine, camere e soggiorni, conta su un fatturato di tutto rispetto (110 milioni di euro nel 2007) con 21 negozi. L’azienda è stata acquisita nel giugno 2009 dall’azienda B & S S.p.A., una cordata di cui fanno parte il gruppo Aiazzone, concorrente sul mercato, e le famiglie Semeraro e Borsano. Nel centro strategico di Barberino (dove si trovano amministrazione, centro acquisti, ufficio legale ed ufficio tecnico, che si occupa anche di marketing), lavorano circa 60 addetti. Da tener presente che Aiazzone a Roma, possiede un centro strategico ed amministrativo simile a quello di Barberino. L’azienda avrebbe già informato le organizzazioni sindacali dell’intenzione di razionalizzare decidendo entro fine anno, il futuro dello stabilimento di Barberino anche se al momento non verranno individuati esuberi. In campo, anche l’ipotesi di un trasferimento dei lavoratori a Roma. Il rapporto fra azienda e sindacati è difficile. “L’azienda ha ritardato il pagamento degli stipendi e lo stipendio del mese di febbraio non è stato ancora corrisposto – ha spiegato Simoni - L’azienda denuncia problemi di liquidità che avrebbero determinato difficoltà con i fornitori e nell’approvvigionamento merci”.
Al momento non sono in programma incontri fra le parti. L’Unità di Crisi della Provincia non è stata interessata alla vicenda, tuttavia “monitoriamo la situazione non solo per gli aspetti occupazionali ma anche di politica industriale”. “Rimane per tutti – dice per parte sua Andrea Calò – il problema di capire quale operazione si intende fare su Emmelunga. Invitiamo la Provincia di Firenze a coordinarsi con la Comunità montana e con gli altri Enti Locali”.

08/04/2010 18.07
Provincia di Firenze