PER IL MUSEO BARTALI FONDAZIONE O ASSOCIAZIONE PARTECIPATA
L'assessore provinciale Giovanni Di Fede illustra in Consiglio provinciale situazione e prospettive della struttura, rispondendo a un'interrogazione della Lega Nord
Museo del ciclismo ‘Gino Bartali’. In questi mesi - ha spiegato in Consiglio l’assessore provinciale ai Rapporti con il Consiglio Giovanni Di Fede, rispondendo a un'interrogazione del capogruppo della Lega Nord Marco Cordone - sono proseguiti gli incontri tra Comune di Firenze, Provincia e Comune di Bagno a Ripoli, per definire un percorso che permetta l’apertura a breve della struttura e di individuare contestualmente una forma di gestione appropriata, in linea con l’evoluzione del quadro normativo nazionale e regionale. Problemi, infatti, sono emersi circa aspetti gestionali e rapporti tra i soggetti coinvolti, alla luce dei quali sono stati individuati nella Fondazione o nell’Associazione partecipata gli strumenti più idonei e più adeguati per il rilancio della struttura. Si sta valutando quale sia la personalità giuridica più adatta. E’ emersa, inoltre, la necessità di porre il Museo del ciclismo in sinergia con il museo del calcio di Coverciano e nel circuito dei musei fiorentini, al fine di favorire la migliore pubblicizzazione e un maggiore numero di visitatori. Le proposte maturate durante gli incontri tra gli enti pubblici proprietari (Comune di Firenze, Provincia e Comune di Bagno a Ripoli) sono state portate a conoscenza dell’associazione Amici del museo del ciclismo Gino Bartali, che ha gestito la struttura fino allo scorso 31 dicembre. L’auspicio di tutti gli enti è quello che l’associazione possa partecipare in maniera attiva al percorso individuato. La Provincia, nel ribadire la volontà di impegnarsi nella valorizzazione e nel rilancio del museo, che rappresenta un importante patrimonio del territorio, si impegna a riferire al Consiglio e alle commissioni competenti sugli sviluppi della vicenda.
“Ringrazio della risposta – ha replicato il consigliere Cordone – Bartali è il più grande campione dello sport fiorentino di tutti i tempi. Dal mio punto di vista doveva essere sepolto in Santa Croce tra i grandi, anche per avere impedito con la sua vittoria al Tour de France nel 1948, la rivoluzione in Italia dopo l’attentato a Togliatti. Spero che Firenze e le sue istituzioni possano fare sempre di più per onorare la memoria di Bartali”.