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LA NUBE DEL VULCANO METTE IN FORSE IL VOLO DELLA MEMORIA
Rischia di saltare il viaggio ai campi di concentramento organizzato dalla Provincia di Firenze.
La partenza degli studenti delle scuole superiori in programma per domani è compromessa dalla nube di polvere che ha bloccato gli aeroporti europei

Una sfortunata coincidenza potrebbe compromettere il Volo della Memoria, pellegrinaggio degli studenti delle scuole superiori nei campi di sterminio nazisti in Polonia, la cui partenza è attesa appunto per il primo pomeriggio di domani, 20 aprile. La nube di polvere scaturita dall’esplosione vulcanica avvenuta in Islanda lo scorso 21 marzo sta sconvolgendo da giorni il traffico aereo di tutta Europa. Anche in Italia e in Toscana si sono riscontrati numerosi disagi che sembrano persistere anche nella giornata di domani.
La Provincia di Firenze ha organizzato anche quest’anno questa importante iniziativa, il Viaggio della Memoria, per accompagnare i ragazzi delle scuole in una indimenticabile visita ai lager nazisti in Polonia, Germania e Austria. I viaggi in programma per il 2010 sono due: il primo, dal 20 al 22 aprile, nei campi di Auschwitz e Birkenau; il secondo, dal 6 al 10 maggio, a Dachau, Mauthausen, Ebensee, Gusen e nella risiera di San Sabba, proseguendo anche per Salisburgo e il castello di Hartheim, oggi museo.
In attesa di partire domani per il viaggio in Polonia insieme all’Assessore alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze, Giovanni di Fede, sono tre studenti e un insegnante per ogni scuola partecipante: il Liceo Artistico Statale L.B. Alberti, l’Istituto Professionale Buontalenti, il Liceo Ginnasio Statale Galileo, l’Istituto Tecnico Industriale A. Meucci, l’Istituto professionale per i Servizi Sociali Elsa Morante Ginori Conti - tutte di Firenze - l’Istituto Professionale di Stato Chino Chini di Borgo San Lorenzo e l’Istituto Tecnico Commerciale e Liceo Scientifico Alessandro Volta di Bagno a Ripoli. Ad accompagnare i ragazzi nel cammino in questi luoghi segnati tragicamente dalla storia e a rendere questa esperienza ancora più toccante e ricca di significato ci saranno anche due rappresentanti della Comunità ebraica e Nedo Fiano, un uomo fiorentino di grande carisma sopravvissuto al campo di Auschwitz quando aveva solo 19 anni. I terribili ricordi di quando la sua vita di ragazzo fu interrotta dalla deportazione nazista - alla stessa età degli studenti che parteciperanno al viaggio – toccheranno le menti e i cuori, forgiando le coscienze dei giovani presenti.
Grazie a questo progetto, sostenuto dall’ente provinciale fin dagli anni ’80, molti studenti hanno la possibilità di vivere un’esperienza unica che insegna più di qualsiasi altra lezione il senso di civiltà, di pace, democrazia e tolleranza.
“Questo viaggio ha una forte valenza formativa – ha commentato l’Assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede - è molto importante portare i ragazzi a visitare i luoghi che furono lo scenario di tragiche ingiustizie. Perché eventi del genere non si ripetano più, perché i giovani vivano la storia passata ed attuale con maggiore consapevolezza. Non si tratta di una vacanza, ma di un’esperienza toccante che farà crescere la coscienza democratica degli studenti che parteciperanno e li renderà persone migliori”.

Per la visita nei campi di sterminio gli studenti e i loro docenti si sono preparati con un corso tenuto da importanti storici della Resistenza. “È giusto fare un percorso preparatorio per affrontare questa partenza – prosegue l’Assessore Di Fede - perché non c’è nulla di scontato o ripetitivo in questo viaggio, anche se il pellegrinaggio della memoria organizzato dalla Provincia di Firenze si ripete da molti anni. Ogni esperienza cambia, sono i ragazzi delle scuole a renderlo diverso di volta in volta. Ognuno di loro vive questa esperienza in modo personale, in base alla propria sensibilità, interessi, studi, apportando comunque un contributo al viaggio che non è mai lo stesso. Per ognuno di loro si tratta di una cosa nuova, che li coinvolge, che dà loro la possibilità di riflettere e riportare ai familiari e ai propri compagni quello che hanno vissuto in modo personale e sempre unico”.
“Dalla visita di un luogo in cui oltre un milione di persone sono state assassinate non si torna uguali a prima – ha detto il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci – e l’esperienza di questi anni mi insegna che i nostri ragazzi tornano cresciuti, oserei dire migliori. Purtroppo la memoria non può permettersi di abbassare mai la guardia – ha proseguito Barducci - altrimenti rischiamo le aberranti distorsioni del revisionismo e di negazionismo storico. Per questo sono particolarmente orgoglioso dei ragazzi del nostro territorio che partono domani per il viaggio della memoria, perché con la loro partecipazione assumono su di sé la responsabilità del giusto rapporto tra Storia e Memoria”.

19/04/2010 16.41
Provincia di Firenze