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DIBATTITO SULLA TAVOLA ROTONDA “LA FIRENZE DI PAVOLINI”


Votata (16 voti a favore, 7 contrari) mozione contro il revisionismo storico

La vicenda della Festa Tricolore di Scandicci e la tavola rotonda “La Firenze di Pavolini” è stata dibattuta in Consiglio Provinciale con una mozione presentata dai consigliero Romei (Ds), De Luca (Margherita), Marconcini (PdCI), Cantini (Riformisti) e Targetti (Prc).“Abbiamo preso atto della rinuncia a far svolgere quella tavola rotonda – ha spiegato Romei presentando la mozione – ma il problema resta in quanto l’onorevole Cellai ha dichiarato che questa iniziativa si terrà ugualmente in un altro luogo ed in un altro periodo. Siamo intervenuti perché il clima che si era creato a Scandicci ci preoccupava con episodi d’intolleranza, scritte ingiuriose, svastiche ed altro. Chiediamo, in particolare, di rafforzare le iniziative di sensibilizzazione sui valori nati dalla resistenza, come il progetto della memoria, verso i giovani studenti della Provincia”. Per Nistri (An) “una tavola rotonda, alle 15 di un sabato, tra un convegno sulla caccia e commedie in vernacolo non avrebbe minacciato la sicurezza democratica della Provincia. La tavola rotonda – ha detto Nistri – voleva essere solo una riflessione profonda che poteva interessare tutta, ci sono stati invece fraintendimenti”. Felice per la mancata occasione Targetti (Prc): “Il tentativo a Scandicci è stato bloccato dalle forze antifasciste, guai a perdere la vigilanza su questi tentativi di riscrivere la storia”. Per l’assessore all’ambiente Gori c’è stato un intento rivalutativo a riferirsi ai padri fondatori del fascismo che non hanno niente a che fare con la svolta di Fiuggi. “Nel revisionismo – ha concluso Gori – troverete le ragioni della vostra sconfitta”. Giorgetti (An) ha ribadito le sue perplessità sull’iniziativa: “Una parte del partito ha iniziato una riflessione serena su Pavolini – ha spiegato Giorgetti – ma siamo già ai giudizi. Nessuno aveva intenzione di celebrare chicchessia, tanto meno Pavolini e si è data importanza ad un episodio che importanza non aveva”. Anche per Corsinovi (Udc) si è trattato di forzature: “Nulla ci lega a Pavolini ed agli squadristi ma non possiamo impedire che si discuta della storia e di coloro che l’anno fatta”. Sensi (An) che non ha partecipato al voto finale ha ricordato il giudizio espresso dall’on. La Russa “nel quale mi ci ritrovo completamente perché ha detto che queste cose Fiuggi le ha date alla storia”. Bevilacqua (FI) ha sottolineato la strumentalità della mozione: “riportando frasi del Presidente Berlusconi. Di fatto, la sinistra ha concesso a quella parte di An che voleva dibattere sulla Firenze di Pavolini di farlo e quindi la mozione è stata un autogol”. Nigi (Ds) ha invece notato “imbarazzo nel centro destra a trattare l’argomento, noi puntavamo ad un’altra cosa: a ribadire il veto contro il revisionismo, per la verità storica e la limpidezza intellettuale”.

08/10/2003 15.34
Provincia di Firenze