Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

MOSTRA MODACOSTUMEBELLEZZA: I COMMENTI DEI PROMOTORI
Parlano Del Lungo, Zoppi e Bottini

Il Kouros Milani esposto in Palazzo Medici Riccardi

La Provincia di Firenze si è data come obiettivo una valorizzazione ampia ed uniforme dei luoghi e dei circuiti museali che operano nel suo territorio grazie all’impegno delle Istituzioni e realtà locali.
Molti sono i musei archeologici e molti, fra gli altri, quelli che ospitano sezioni archeologiche. Numerosi sono anche gli scavi in corso.
L’occasione presentataci dalla Soprintendenza ai Beni archeologici di Firenze, nell’ambito di una consolidata collaborazione fra i nostri Enti e con le altre Sovrintendenze, di ospitare, coinvolgendo un gran numero di strutture, sezioni della mostra ministeriale “Moda costume bellezza nell’antichità” ci è sembrata preziosa.
Attraverso di essa Palazzo Medici Riccardi si colloca una volta di più al centro di una rete di promozione delle risorse locali.
L’iniziativa può sviluppare nuove opportunità per il nostro territorio, ricco di tradizioni, di reperti ed opere di grande valore, sia sotto il profilo archeologico che sotto quello storico-artistico.
Sono 20 le esposizioni che grazie alla ricchezza delle collezioni del Museo archeologico e alla collaborazione dei Comuni, delle Comunità Montane del Mugello e della Montagna fiorentina e del Circondario Empolese-Valdelsa, saranno aperte dal 17 ottobre fino a primavera inoltrata in altrettanti musei disseminati nell’Area fiorentina, nel Mugello, nella Valdisieve, nell’Empolese-Valdelsa, nel Chianti.
La bellezza ed il valore del patrimonio archeologico troverà negli spazi espositivi dei musei una sede appropriata e naturale e costituirà una tappa importante di un percorso di valorizzazione comune fra città e territorio.

ELISABETTA DEL LUNGO
ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE

L’invito formulato dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici ad allestire –dopo quella sullo sport- una mostra intorno al tema accattivante ed attuale della moda, del costume della bellezza, rappresenta per la Soprintendenza toscana una nuova occasione per proporre al pubblico una scelta molto ampia di opere, quasi tutte appartenenti alle vastissime collezioni del Museo archeologico fiorentino (ma andrà ricordata almeno la presenza del frontone della località I Fucoli, generosamente concesso in prestito dal Museo civico delle acque di Chianciano Terme).
Seguendo un criterio già sperimentato più volte nel recente passato, si è infatti scelto di illustrare i molteplici aspetti dei temi prescelti con un’esposizione che prende le mosse dall’Egitto faraonico per concludersi con la Tarda Antichità, attraverso le testimonianze della civiltà copta.
Accanto a capolavori universalmente noti (dal vaso François al maggiore dei kouroi Milani da Osimo, dalle hydriai di Meidias dell’omonima tomba di Populonia al sarcofago policromo chiusino di Larthia Seianti) sono stati collocati manufatti assenti dalle sale espositive da moltissimi anni se non del tutto inediti: valga per tutti il caso delle antichità cipriote. Passeggiando per le sale, il visitatore avrà peraltro modo di accorgersi anche di molte altre novità, e di qualche rilettura di pezzi già noti.
Ne è scaturita un’esposizione di estensione non comune, in uno sforzo allestitivo reso possibile dalla concreta e significativa partecipazione della Regione Toscana e dal contributo economico di alcune imprese che hanno in questo modo voluto sottolineare la continuità della tradizione produttiva nel campo del costume e della moda.
Accettando un’innovativa proposta dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Firenze (ed anche in questo caso seguendo la linea-guida della collaborazione fra organismi diversi nella promozione della conoscenza) si è voluto estendere almeno simbolicamente l’evento ad una parte del territorio fiorentino, affidando una serie di opere antiche a diverse sedi espositive facenti parte della rete museale della Provincia, incluse anche talune in cui l’archeologia non è normalmente di casa, a ricordare ancora una volta quanto profonde e ramificate siano le radici antiche della cultura italiana, specie in terra toscana.

ANGELO BOTTINI
SOPRINTENDENTE PER I BENI ARCHEOLOGICI DELLA TOSCANA

Solo una regione come la Toscana, che dispone di un patrimonio unico per ampiezza cronologica, varietà di culture e civiltà, consistenza ed importanza dei beni recuperati, può permettersi una familiarità tale con l’archeologia da organizzare una mostra di approfondimento tanto particolare”. Così l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi, ha espresso la propria soddisfazione per l’allestimento della grande mostra archeologica Moda, costume, bellezza, organizzata da Regione, Provincia di Firenze, Ministero per i beni culturali e Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana in un arco di tempo che va dal 17 ottobre al 30 aprile.
Ventidue poli espositivi diffusi in 19 comuni della provincia fiorentina, un nucleo espositivo principale situato presso il museo archeologico nazionale di Firenze e numerosi zoom tematici sulla moda allestiti temporaneamente, a scaglioni, negli altri siti archeologici dell’area fiorentina, centinaia di reperti di grande valore e studi sull’estetica del passato. “Moda, costume, bellezza – precisa l’assessore Zoppi - rappresenterà senza dubbio un nuovo e importante capitolo di un progetto che vuol diffondere e fare apprezzare sempre più l’archeologia, facendo leva anche su quella potente molla che Moscati ha definito come ‘scoperta dell’ignoto’, la volontà, cioè, di conoscere quello che ci circonda, in particolare quando si tratta di oggetti capaci di parlare al cuore ed alla mente del presente di chi ci ha preceduto”.
La Toscana sta da tempo riservando particolare attenzione all’archeologia: in tutta la regione si trovano quasi un centinaio tra musei e parchi archeologici, esiste una dettagliata guida archeologica di buon livello divulgativo e da tre anni in estate si organizzano Le notti dell’archeologia, manifestazione di grande eco con siti archeologici aperti anche in notturna con ingressi gratuiti o ridotti, che nella scorsa edizione ha visto partecipare circa 20 mila visitatori.

MARIELLA ZOPPI
ASSESSORE ALLA CULTURA DELLA REGIONE TOSCANA

09/10/2003 10.10
Provincia di Firenze