POLO SERIGRAFICO, L’ASSESSORE SIMONI REPLICA A CALÒ: “STO CON I LAVORATORI, NON CONTRO IL SINDACATO”
L’assessore provinciale ha chiesto di parlare “per fatto personale". “Il mio compito è quello di tutelare le aziende e i posti di lavoro e ritengo legittima la posizione di chi non vedeva di buon occhio l’operazione”
Sulla vicenda Ginori-DecorItalia, l’Assessore alla Formazione e lavoro della Provincia di Firenze Elisa Simoni è intervenuta oggi in Consiglio Provinciale, chiedendo di parlare “per fatto personale” in replica alle dichiarazioni espresse dal capogruppo di Rifondazione Comunista, Andrea Calò.
“Le accuse che mi sono state rivolte dal capogruppo di Rifondazione Comunista sulla questione Ginori Decoritalia sono offensive” ha dichiarato l’assessore Simoni, la quale ha voluto mettere in evidenza “chi sta davvero dalla parte dei lavoratori”.
“Io ci sto per trovare soluzioni e certo non contro il sindacato. Mi rammarico che non sia andata in porto l’operazione di creare un polo serigrafico a Sesto Fiorentino, nella Ginori, assumendo anche personale della Decoritalia e salvando in questa cornice anche il marchio di questa importante ditta di Calenzano”.
L’Assessore ha quindi ricordato che era stato manifestato un interessamento in questa direzione “da parte del Presidente della Ginori, dott. Roberto Villa, e proprio per questo, il 18 marzo scorso, l’abbiamo convocato in Provincia, con il Sindaco di Sesto Fiorentino, per capire meglio il tipo di proposta. Immediatamente dopo, il 22 marzo, sono stati convocati i sindacati e i due Sindaci dei Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino, dove le due aziende hanno sede; in quella occasione è stato siglato un verbale di riunione, sottoscritto da tutti i presenti, nel quale si chiedeva alle Istituzioni di approfondire ulteriormente la questione”.
“Nell’ultima riunione con il Presidente Villa – ha aggiunto l’Assessore Simoni - tutto è sfumato perché secondo le sue dichiarazioni, non vi sarebbero le condizioni di mercato per favorire l’operazione. A questo punto non potevo che constatare che il tentativo di creazione del polo serigrafico della Ginori, che avrebbe riassorbito parte dei lavoratori della Decoritalia, era fallito. Mi dispiace che si sia persa questa occasione e ho dichiarato che mi sono rammaricata che non tutti la pensassero nello stesso modo”.
“Il problema è che la DecorItalia, una delle più importanti aziende europee del settore, non sarà più nel nostro territorio; il mio compito è quello di tutelare le aziende e i posti di lavoro, e ritengo legittima anche la posizione di chi non vedeva di buon occhio l’operazione”.