CHIANTI, TERMOVALORIZZATORE. CALO' (PRC): "NON BRUCIAMOCI IL FUTURO"
Per Rifondazione "un’altra gestione dei rifiuti è possibile, senza inceneritori, discariche e rigassificatori. Sì alla moratoria e apertura di un processo alternativo"
A seguito delle dichiarazione del Sindaco di Greve in Chianti sulla moratoria per cinque anni dell’inceneritore a Testi, la Commissione Ambiente della Provincia di Firenze ha incontrato il Sindaco di San Casciano, il quale ha espresso a nome “della ritrovata unità” dei sindaci del Pd e che non ci sarà nessuna moratoria. "Pertanto - ironizza il capogruppo di Rifondazione comunista in Consiglio provinciale Andrea Calò - i Comuni del Chianti manterranno la linea precedentemente stabilita dal Piano provinciale dei rifiuti, ovvero quello di bruciare, bruciare, bruciare…". "Affossata la ritrovata sensibilità per i temi ambientali e sanitari" ora il Pd "contrariamente alla volontà delle popolazioni locali e sordo a qualsiasi proposta alternativa (quale per es. il trattamento a freddo) ha deciso di consegnare anche questo pezzo di territorio ad una modalità di gestione dei rifiuti lontana dalle affermazioni di sostenibilità e più vicina al mercato". Non si parlerebbe più di come "migliorare le performance di riduzione differenziazione spinta, recupero dei rifiuti, sistema porta a porta". Ora, conclude Calò, il Sindaco di Greve e il Pd "dovranno spiegare ai cittadini e al Consiglio comunale grevigiano questo nuovo cambio di 'giubba'. Noi andremo avanti nella proposta della moratoria".