ITALCARONE DI INCISA, IL PD: "FRUTTI AMARI DELLA PRECARIETA'"
"Diventa ordinario il lavorare senza diritti. Piena fiducia alla Guardia di Finanza"
Italcarone di Incisa. I consiglieri provinciali del Pd hanno chiesto al Presidente della Provincia Andrea Barducci di informare il Consiglio sugli sviluppi della situazione e di contribuire prendendo tutte le iniziative possibili e opportune soprattutto verso i lavoratori coinvolti. "Sono davvero inquietanti - spiegano i consiglieri - i dettagli emersi dal blitz della Guardia di Finanza presso la Italcarone di Incisa Valdarno, i cui vertici sono finiti in manette per associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio e alla frode fiscale". L’azienda avrebbe reclutato personale con inserzioni sui giornali, senza specificare quale mansione avrebbero dovuto ricoprire, poi venivano 'addestrati' e trasformati in telefonisti o venditori: ogni mattina, all'inizio della giornata lavorativa, venivano 'caricati' da quelli che 'ce l'avevano fatta' con l'Inno nazionale, canti e slogan e incitati a raggiungere risultati inarrivabili, che sarebbero stati ripagati con viaggi in località esotiche. E prima del raggiungimento dell' obiettivo ricevevano insignificanti gadget o attestati di lode firmati dall'azienda, ma anche frustate sulle gambe quando gli appuntamenti non erano ritenuti sufficienti o umilianti richiami davanti agli altri. Tutto questo è stato segnalato agli inquirenti sia dalla Federconsumatori che da alcuni ex dipendenti, i quali hanno raccontato di turni massacranti al call center, maltrattamenti fisici e psicologici, meeting motivazionali al mattino in una sala insonorizzata della sede di Incisa. "Siamo di fronte ad un vera e propria conseguenza della precarietà - osserva il Pd - nella quale il lavorare senza diritti diviene ordinario e soprattutto il lavorare sottoposti a ricatto da parte dell’azienda. Tutto questo innesca un circolo assai pericoloso, nel quale il lavoratore si trova coinvolto, lavorare senza diritti costretti quindi al silenzio a fronte di un vero e proprio sfruttamento per la paura di perdere il posto". Preso atto che l’azienda Italcarone di Incisa è ancora operante, "speriamo che si faccia presto chiarezza sui presunti gravi comportamenti denunciati dai lavoratori, e intendiamo esprimere piena fiducia nella Guardia di Finanza, che sta portando avanti le indagini ormai da tempo e ha preso in questi giorni i primi provvedimenti".