FRACCI-ALEMANNO, MAGGIO ED ENTI LIRICI
Lo scontro a Roma: precisazioni e replica in Consiglio provinciale
Protesta dell’assessore Carla Fracci nei confronti del Sindaco di Roma Gianni Alemanno. Una querelle che ha portato poi a un incontro di chiarificazione tra i due. "Ci tengo a ribadire - ha spiegato l'assessore Giovanni Di Fede, rispondendo a una domanda d'attualità presentata dai consiglieri Massai, Baldini, Nascosti e Lensi del Pdl - che un assessore svolge anche una funzione politica e si muove in assoluta libertà anche rispetto a un programma determinato. A Roma l’Assessore Fracci ha svolto tra l'altro una critica di tipo politico a uno strumento normativo contestato da gran parte del Paese". Fracci sarebbe stata interprete di questa critica "nei modi che lei riteneva in quell’occasione più opportuni". Alcune delle frasi riportate dalla stampa attribuite all’assessore Fracci nei confronti del Sindaco Alemanno, di carattere particolarmente ingiurioso, "non hanno trovato conferma né da parte dell'assessore Fracci né da parte del Sindaco Alemanno". L'incontro successivo tra Fracci e Alemanno "può essere ritenuto conclusivo di una particolare e personale vicenda che coinvolge il Sindaco di Roma e l’Assessore Fracci; siamo d'altra parte assolutamente concordi con la critica esposta dall’assessore Fracci alla politica culturale del Governo sugli enti lirici".
"Le frasi riportate dai giornali - ha replicato Piergiuseppe Massai - sono state sentite anche in tv, salvo tenere il volume completamente basso. Mi chiedo che ruolo ha l’assessore Fracci. Il Maggio Danza non è meno importante del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Soprattutto non lo deve essere per l’assessore provinciale alla Cultura. Mi dispiace, perché ritengo che la signora Fracci abbia dato tanto, in termini culturali e artistici, all’Italia".