SELEX GALILEO, 73 POSTI DI LAVORO A RISCHIO
"La Provincia si muova di concerto con la Regione Toscana e il Comune di Campi Bisenzio"
Il gruppo di Rifondazione comunista in Provincia di Firenze con una domanda d'attualità chiede che il Presidente della Provincia di Firenze e la Giunta riferiscano sulla vertenza in corso alla Selex Galileo, quali sono le iniziative che l’Amministrazione Provinciale intende assumere di concerto con la Regione Toscana e il Comune di Campi Bisenzio al fine di "scongiurare la delocalizzazione, contrastare un pericoloso processo di precarizzazione e un impoverimento del tessuto produttivo che avrebbe pesanti ricadute su occupazione, lavoro, salari e redditi dei lavoratori".
Venerdì 28 maggio si è tenuto lo sciopero dei lavoratori della Selex Galileo. La delocalizzazione, programmata da Finmeccanica, "mette a rischio 73 posti di lavoro e tutto l’indotto, compromettendo la prospettiva industriale dell’intero sito produttivo che si occupa di radar terrestri e navali".
Con lo sciopero, che ha visto una grande partecipazione dei lavoratori, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la propria contrarietà alla decisione di Finmeccanica "la quale non può compromettere un patrimonio di eccellenze tecnologiche e professionali né tanto meno non impegnarsi a rilanciare nel settore della ricerca e dello sviluppo una sinergia con i centri universitari". La vicenda, complessa, è resa ancora più difficile "dal fatto che la Procura di Roma sta indagando su Finmeccanica per presunte tangenti e in particolare sulla controllata di Finmeccanica, Selex che, appunto, ha una sua sede a Roma e una a Campi Bisenzio". Il 24 maggio si è tenuto un incontro interlocutorio con i vertici aziendali di Selex Galileo, nel quale sono rimaste invariate le posizioni del gruppo industriali. Martedì 1 giugno è previsto un nuovo incontro tra parti sociali e vertici aziendali mentre lavoratori, Rappresentanza sindacale unitaria e sindacati chiedono un intervento urgente della Regione Toscana.