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SCUOLA, IL PDL: "PROVINCIA E REGIONE LASCIANO AL PALO STUDENTI E FAMIGLIE"
“Non concedono i nuovi indirizzi richiesti dagli Istituti scolastici"

È assolutamente "pretestuosa e fortemente demagogica" l’affermazione con cui l’assessore all’istruzione della Provincia di Firenze Giovanni Di Fede "scarica sul governo nazionale la mancata attuazione del piano di dimensionamento dell’offerta formativa della provincia fiorentina e si appresta a manifestare insieme all’assessore regionale all’istruzione dopo aver scelto l’immobilismo ed il conservatorismo anziché l’innovazione e le opportunità offerte dalla riforma dell’istruzione superiore". La critica viene dai consiglieri provinciali del Pdl Erica Franchi, Samuele Baldini,
Piergiuseppe Massai, Nicola Nascosti e Tommaso Villa. Se è vero che formalmente i decreti attuativi sono stati pubblicati il 19 marzo, "è altrettanto vero che i collegi docenti di tutte le scuole superiori, già entro il mese di dicembre 2009, avevano inviato all’Amministrazione Provinciale le richieste di attivazione dei nuovi indirizzi coerenti con la riforma". Richieste che le stesse scuole, attraverso i loro dirigenti, "avevano reiterato all’Assessorato, richiedendo anche la riapertura dei termini". Le affermazioni dell’Assessore Di Fede e dei consiglieri della maggioranza "servono solo a coprire la volontà squisitamente politica di boicottare in ogni modo l’attuazione della riforma creando ad arte, con pretesti pseudo formali ostacoli per cercare di convincere i cittadini toscani dell’incapacità del governo nazionale". In realtà ci sarebbe da chiedersi "come mai la Toscana e Firenze in particolare lamentano l’estromissione da una delle prerogative principe mentre gran parte delle altre regioni italiane hanno tranquillamente avviato il dimensionamento istituendo anche i nuovi indirizzi previsti dalla riforma senza pertanto patire questa presunta azione governativa". La realtà "è pertanto diversa": la scelta è stata solo della Regione Toscana e della Provincia di Firenze e "rispecchia una scelta dirigista, che sacrifica ad una strategia politica fortemente ideologizzata le ragionevoli aspirazioni dei cittadini impedendo agli studenti e alle loro famiglie di cogliere fin dal prossimo anno scolastico le innovative opportunità offerte dai nuovi indirizzi", "gettando nel caos le scuole" che avevano progettato modelli di offerta formativa atti a sfruttare le opportunità offerte dalla riforma ed "impedendo così alle stesse di compensare le modifiche che ogni innovazione comporta con gli elementi di positività che il cambiamento porta necessariamente con sé".

10/06/2010 16.07
Provincia di Firenze