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PER VILLE E PER GIARDINI ALLE PORTE DI FIRENZE
Arredi e architetture, marmi e porcellane, meraviglie botaniche e capolavori botticelliani. Un viaggio sorprendente tra i tesori del nord ovest con ‘Piccoli Grandi Musei 2010’

Villa della Petraia

Come gemme prigioniere nella roccia, i tesori del nord ovest fiorentino brillano incastonati nel labirinto urbano che dilaga nella Piana e vanno cercati in grovigli fitti e caotici di strade, strutture, fabbriche e case. Ma dopo slalom ingrati tra giungle novecentesche di periferie pedemontane, l’approdo tra Castello e Petraia alle due stupende Ville Medici e a Villa Corsini, o alla tomba etrusca della Montagnola e, poco oltre, al museo delle ceramiche Ginori di Sesto Fiorentino, ha il gusto gratificante della conquista gloriosa ed elitaria, che appaga il visitatore con l’aggiunta di interessi, immergendolo in passati armoniosi di bucolici silenzi e profondissime quieti, via dalle pazze folle centripete del turismo facile e di massa.

L’edizione 2010 di Piccoli Grandi Musei, sesta della serie, presenta dunque queste cinque perle alle porte di Firenze, con il titolo invitante Per ville e per giardini (17 giugno – 14 novembre, www.villegiardinifirenze.it) e la promessa solenne di sorprendere con un collier di meraviglie insospettate: arredi e architetture, marmi e dipinti, opere sempreverdi e capolavori restaurati, in un connubio felicemente rigoglioso di natura e arte. Tutto, ed è forse la primissima sorpresa, in un raggio di poche centinaia di metri.

Come sempre, è l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che promuove questo ciclo dedicato ai musei minori, con la collaborazione della Provincia di Firenze, il patrocinio ministeriale e del comune di Firenze, il sostegno della Regione Toscana, i contributi preziosi di molte soprintendenze e di non pochi egregi curatori, oltre a un comitato scientifico di vaglia guidato da Antonio Paolucci, in passato sovrano dei beni culturali fiorentini, oggi chiamato a dirigere i Musei Vaticani.

Prima tappa del tour la tardo barocca Villa Corsini di Castello, che nell’occasione rinasce riallestita come Antiquarium del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, nuova sede museale ricca di reperti di varie antichità. Ed è appunto in questo contesto che tornerà a mostrarsi in pubblico, dopo circa mezzo secolo e restauri delicati, il celebre Apollo saettante di epoca romana alluvionato nel 1966 insieme a gran parte del Museo Archeologico. La sezione etrusca espone anche scoperte recentissime nella cosiddetta Tomba della Mula (emersa secoli fa sotto una villa privata nell’area della vicina Sesto).

Sempre a Sesto, di eccezionale importanza la tomba etrusca della Montagnola, che nell’ambito di PGM riapre al pubblico per la prima volta dopo un decennio di restauri milionari finanziati dalla TAV. Si tratta di una Thólos praticamente intatta, ossia il sepolcro a cupola tra i meglio conservati del mondo etrusco.

Il giardino della Villa Medicea di Castello è ben noto tra i botanici di tutto il mondo per l’inestimabile agrumeto che in grandi vasi di cotto disegna l’alfa e l’omega dell’immenso giardino all’italiana, dove in questi giorni è stata rimontata una copia fedele della rinascimentale Fontana di Ercole e Anteo da inaugurarsi con l’inizio delle mostre. Piccoli Grandi Musei propone appunto Un percorso tra gli agrumi e tra tante curiosità botaniche da ammirare c’è la mitica e unica Bizzarria, frutto geneticamente monstrum di tre specie diverse (limone, arancio amaro e cedro), che nel Seicento fece l’invidia dei Medici in tutta Europa.

Villa della Petraia è poco oltre. I Medici l’acquistarono alla metà del Cinquecento e dal palazzotto di campagna che originariamente era, la trasformarono in una delle loro dimore principesche più eleganti. Nella circostanza ospiterà la mostra Preziosi tesori in Villa centrata sull’Incoronazione della Vergine, masterpiece di scuola Botticelli particolarmente suggestivo, e su tante altre opere eccellenti che appartengono al patrimonio ancora poco noto dell’ex Conservatorio delle Montalve.

Ultima perla, a Sesto, il Museo Ginori offre un’esposizione di ceramiche di Doccia dedicate al mito della celeberrima Venere de’ Medici. Figlia di padre incerto (Fidia, Prassitele, Cleomene?), ma di greca classicità indiscussa e gloria tra le glorie marmoree degli Uffizi, la scultura è stata per secoli modello di bellezza femminile. Fu perfino scippata da Napoleone ed era così famosa (come oggi il David), che fin dal debutto della manifattura (1735) le copie di Venere in porcellane furono tra i prodotti di maggior successo. Opere d’arte in miniatura che contribuirono non poco alle fortune dei Ginori e che oggi si annunciano perfette nella loro grazia minuta al visitatore curioso di Piccoli Grandi Musei.

L’ingresso è ovunque gratuito per chi possiede lo speciale Coupon PGM 2010. Il Coupon dà diritto a visitare anche Palazzo Medici Riccardi e a utilizzare un pullman navetta da piazza Stazione (Firenze) attivo nei weekend, con visite guidate gratuite. Info e prenotazioni: Sigma CSC 055.2340742.

15/06/2010 12.36
Provincia di Firenze - Redazione Met