TAV, "SCAVALCO DI CASTELLO E SOTTOATTRAVERSAMENTO: DANNOSI E INUTILI"
Critiche di Rifondazione comunista, favorevole a soluzioni alternative. Eccole
L’audizione in Commissione Trasporti dei rappresentanti di Trenitalia, Italfer e Rfi sul progetto di sottoattraversamento di Firenze e nello specifico sul cosiddetto “scavalco di Castello” ha confermato "tutte le nostre perplessità su un’opera troppo costosa e ad alto impatto ambientale". Lo sostengono Andrea Calò e Lorenzo Verdi, consiglieri provinciali di Rifondazione comunista che "nel ribadire la nostra contrarietà alla scelte fatte, che contrastano con le emergenze climatiche e ambientali e che sposano la linea delle politiche sviluppiste, di forte consumo di territorio, e delle grandi opere, esprimiamo invece il favore a soluzioni alternative quali transito in superficie e un sistema di scambi sul medesimo piano a Castello". Come l’esperienza del passaggio della linea ad Alta Velocità dal Mugello dovrebbe insegnare, "ciò che sulla carta viene presentato come sicuro e infallibile può determinare nella realizzazione pratica effetti devastanti".
A Castello la realizzazione del tunnel prevista nell’ambito dello scavalco "determinerà la divisione in due di una falda acquifera attraverso la realizzazione di una vera e propria diga sotterranea con gravi rischi di alterazione idrogeologica per la zona Lippi". Le prime avvisaglie "sono lì a dimostrarlo: alcune crepe sono già comparse in almeno due palazzi di via Pascetti e di via Fanfani, tutto ciò prima ancora che lo scavo vero e proprio per il tunnel sia iniziato". Preoccupa che "a fronte di un’opera ad alto impatto, il sistema di controllo non sia assolutamente adeguato e che manchi la dovuta obiettività di analisi con una pericolosa commistione di ruoli tra controllato e controllore". I risultati di questa situazione "producono una mancanza di trasparenza sulla realizzazione dei lavori che non può essere tollerata, dai cittadini, che in più occasioni hanno fatto sentire la loro voce, ma anche dalle istituzioni locali che debbono svolgere fino in fondo il loro ruolo". Provincia e Comune dovrebbero oper Rifondazione monitorare sulla realizzazione dei lavori "prevedendo organismi tecnici che possano supportare e sostenere i cittadini interessati da eventuali danni e disagi e una adeguata pubblicizzazione, informazione dei dati disponibili nonché un corretto iter partecipativo degli stessi".
All’interno della Commissione Trasporti e anche in Commissione Ambiente "il nostro Gruppo Consiliare porterà avanti queste obiettivi e in tale ottica abbiamo già richiesto l’audizione dei Comitati per dar voce anche a coloro che si oppongono al progetto e che rivendicano il rispetto dei diritti e delle tutele dei cittadini".