SODDISFAZIONE PER L’ACCORDO SOTTOSCRITTO DA PROVINCIA DI FIRENZE, CONAD E SINDACATI
Ricollocate 5 lavoratrici del settore del commercio e attivati 40 tirocini formativi
Cinque ex dipendenti dei Supermercati PAM di Novoli ricollocate e 40 tirocini formativi attivati: sono questi i numeri dell’accordo per l’iniziativa locale per l’occupazione, sottoscritto pochi giorni fa in Palazzo Medici Riccardi dalla cooperativa CONAD del Tirreno, Provincia di Firenze e organizzazioni sindacali.
Alla luce della notizia relativa all’apertura di due nuovi punti vendita CONAD a Firenze, e considerata la grave crisi economica che sta interessando anche il territorio provinciale fiorentino, sindacati e Provincia si sono attivati, con grande disponibilità dell’azienda, per dare vita a un percorso che non solo permettesse di individuare i soggetti destinatari dei tirocini formativi richiesti da CONAD, ma anche di verificare la possibilità di ricollocazione di persone uscite dal mercato del lavoro nel settore del commercio.
L’Assessore provinciale a Lavoro e Formazione Elisa Simoni, ha convocato un apposito tavolo tra le parti per verificare la fattibilità del percorso che, avendo dato esito positivo rispetto a una fattiva collaborazione, ha prodotto successivi passaggi tecnici tra l’azienda e gli apposti servizi provinciali.
Il Servizio alle Imprese della Provincia di Firenze ha collaborato con CONAD del Tirreno per individuare almeno 5 lavoratori con le suddette caratteristiche e, dopo alcuni passaggi, 5 ex lavoratrici PAM hanno accettato la proposta di contratto part time per 6 mesi, con la possibilità di rinnovo per ulteriori sei mesi e la prospettiva della stabilizzazione.
Sul fronte tirocini, il Servizio Tirocini della Provincia di Firenze ha supportato le aziende nella fase di selezione e nei colloqui a seguito dei quali sono state individuate le 40 persone che faranno esperienza pratica di sei mesi nella aziende a insegna CONAD e quella parte di formazione teorica, anche mediante le aule TRIO e quindi la formazione a distanza, per acquisire le necessarie competenze tecnico professionali e trasversali concordate nel progetto formativo del tirocinio.
I tirocini, supportati economicamente in larga parte dalle aziende e per la quota rimanente dalla Provincia di Firenze, avranno la durata di sei mesi e una ricaduta occupazionale di almeno il 65% rispetto al totale dei partecipanti.
“Credo cha la Provincia abbia tra i suoi compiti fondamentali quello di agevolare i rapporti tra le parti soprattutto in una situazione di grave crisi economica e occupazionale come quella che interessa le nostre realtà ormai da molti mesi e soprattutto quando in gioco ci sono donne e uomini che hanno perso il posto di lavoro” - afferma l’Assessore Elisa Simoni. “Grazie ad una grande disponibilità da parte dell’azienda, all’attenzione dei sindacati e al supporto tecnico indispensabile dei nostri uffici, siamo riusciti a dare risposte seppur parziali a due categorie molto colpite da questa crisi come evidenziano anche i dati del nostro Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro, cioè donne e giovani”.
“Un accordo come questo, che prevede tirocini formativi e la ricollocazione del personale che proviene da crisi aziendali del settore del commercio, è un segnale che testimonia quanto sia importante il rilancio dell’occupazione locale basato su sane politiche di sviluppo e su adeguate risorse” - commenta l’amministratore delegato di Conad del Tirreno Ugo Baldi. “Con l’opportunità di inserimento nel mondo del lavoro offerta dalla nostra cooperativa ai giovani e la sensibilità verso quelle categorie professionali rimaste escluse dal processo produttivo diamo il nostro contributo a contenere i contraccolpi sociali della crisi sul piano dell’occupazione in un periodo di forti criticità”.
Anche se la Toscana si difende meglio di altre Regioni, con un tasso di disoccupazione del 5,8% a fine 2009, più contenuto di quello del centro-nord Italia (5,9%) e decisamente migliore di quello nazionale (7,6%), la crisi non può dirsi superata. A risentirne maggiormente sono le donne, i giovani, i contratti atipici, i disoccupati di lunga durata, i lavoratori che perdono in lavoro ormai prossimi alla pensione. Vale a dire gli attori più deboli del mercato”.