CITTÀ METROPOLITANA, IL CONSIGLIO PROVINCIALE DÀ INDIRIZZI POLITICI
Approvato un ordine del giorno presentato dalla maggioranza (Pd, Idv e Sel). Respinto maxiemendamento di Rifondazione. La Lega: "Superfluo". Il Pdl: "La priorità è coinvolgere il Comune di Firenze"
Il Consiglio provinciale di Firenze ha impegnato il Presidente Andrea Barducci e la Giunta "a orientare costantemente l'azione dell'amministrazione provinciale alla dimensione territoriale dell'area vasta metropolitana comprendente i territori delle province di Firenze, Prato e Pistoia", coerentemente con gli obiettivi e i metodi fissati nel documento programmatico contenente le azioni e i progetti generali di governo della Provincia di Firenze . Approvando un ordine del giorno di accompagnamento alla costituzione della Commissione speciale per la Città metropolitana, presentato dalla maggioranza (Pd, Idv e Sinistra ecologia e libertà) - contrari i consiglieri di Rifondazione, che avevano presentato un maxiemendamento, non partecipanti al voto quelli del Pdl e della Lega nord - il Consiglio chiede anche a Barducci di "adoperarsi nelle competenti sedi delle associazioni delle autonomie locali e istituzionali affinché vengano concertate le riforme che riguardano le province e finanziati dal Governo i provvedimenti di attuazione del federalismo fiscale, compresa l'istituzione delle città metropolitane". La Commissione dovrà essere informata puntualmente su tutte le iniziative di area vasta che l'amministrazione provinciale intenda promuovere, anche congiuntamente alle province di Prato e Pistoia". Nell'ordine del giorno approvato vi è anche una valutazione preoccupata sui "provvedimenti del Governo in materia di finanza pubblica" perché "sottraggono ulteriori risorse all'attuazione del federalismo fiscale e all'istituzione delle città metropolitane". Il Governo, inoltre, deve "assumere una posizione chiara e definita riguardo al riassetto delle Province, ritenendo inaccettabile che soppressioni e reinserimenti si succedano generando no solo incertezza nei livelli istituzionali competenti, ma anche disorientamento da parte delle comunità amministrate". E' una materia "che troppo si è prestata a strumentalizzazioni politiche". Per Andrea Calò (Rifondazione comunista) non era opportuno che l'ordine del giorno condividesse le ragioni e le finalità contenute nel documento programmatico e anche che esprimesse una valutazione sul primo anno di mandato del Presidente della Provincia, in presenza di un ritardo nella costituzione della Commissione per la Città metropolitana. "Superfluo presentare questo documento - commenta Marco Cordone (Lega nord) in presenza di una Commissione che è già stata istituita". Andrea Cantini (Idv) non ha nascosto perplessità su aspetti del progetto Città metropolitana ma ha sottolineato il valore di un percorso condiviso dai tre Presidenti delle Province interessate Firenze, Prato e Pistoia. "Questa Commissione - ha lamentato il capogruppo del Pdl Samuele Baldini - comincia i suoi lavori" con posizioni ingessate, mentre il primo compito da svolgere "è quello di coinvolgere il Comune di Firenze, parte fondamentale di questa trasformazione istituzionale". "Non si vuole cogliere lo spirito di questo ordine del giorno - ha spiegato Silvia Melani, per il Pd - Si poteva discuterne anche per proporre modifiche, integrazioni, suggerimenti. Al contrario del maxiemendamento di Rifondazione non si danno indirizzi di lavoro alla Commissione ma politici. Ad esempio, come attuare il federalismo fiscale e le città metropolitane senza risorse. Quanto all'apprezzamento per la Giunta, bisogna sottolineare che il Presidente Barducci ha governato fin dall'inizio in una logica metropolitana e di area vasta".