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ARPAT IN MUGELLO? SI DISCUTE
Il percorso di riorganizzazione è ancora aperto. La questione affrontata in Consiglio provinciale

Quale ruolo può avere la Provincia di Firenze rispetto alla paventata chiusura della sede mugellana dell’Arpat? All'interrogazione rivolta alla Giunta dal capogruppo della Lega nord Marco Cordone, ha risposto l'assessore provinciale all'Ambiente Renzo Crescioli. L’Arpat è da circa un anno entrata in un processo profondo di riorganizzazione sia delle competenze che della struttura, a seguito di una nuova legge regionale che ha ridefinito in maniera abbastanza puntuale quelle che sono le attività istituzionali obbligatorie come anche quelle che sono attività istituzionali ma non obbligatorie. Sono previste anche una conferenza annuale regionale e una provinciale sulle attività. Circa il Mugello, il percorso di ripensamento risulta essere ancora aperto. Tuttavia per Crescioli "non è tanto importante l’esistenza di un singola postazione di lavoro quanto il lavoro che complessivamente viene svolto. Questo è quello che noi chiediamo e che anche Arpat si impegna in qualche modo a garantire". "Ho voluto rappresentare un'esigenza emersa dal territorio del Mugello - ha detto in replica Marco Cordone - Noi auspichiamo che i controlli siano fatti anche meglio di prima, tuttavia bisogna essere attenti al processo di riorganizzazione perché le singole aree non siano in qualche modo penalizzate".

30/06/2010 14.44
Provincia di Firenze