SELVAPIANA, LA PROVINCIA VA AVANTI
Completamento dell'iter riaperto dalla sentenza del Tar
Inceneritore di Selvapiana. Rifondazione comunista ha presentato un'interrogazione in Consiglio provinciale sullo "stop del Tar alle pericolose politiche di smaltimento della Provincia". Ha risposto in Consiglio provinciale l'assessore all'Ambiente Renzo Crescioli, per il quale l'interrogazione è fondata "su elementi conoscitivi non perfettamente corretti". Già in passato aveva rilevato come la pianificazione provinciale dei rifiuti resta salda e solida. L'illegittimità individuata dalla sentenza del Tar relativa al ricorso sul termovalorizzatore di Selvapiana si basa innanzitutto su un vizio di procedura che non riguarda la Provincia di Firenze, ma il parere espresso dalla Soprintendenza in sede di Via”. Sui cinque ricorsi promossi con riferimento all’impianto di Selvapiana sono state emesse due sentenze, una favorevole alle amministrazioni resistenti e una sfavorevole. In particolare, i due ricorsi dell’Associazione Valdisieve sono stati dichiarati inammissibili. Per la seconda volta, ossia dopo la sentenza sul ricorso Wwf, il Tar fa salva la pianificazione provinciale sui rifiuti, comprese le scelte impiantistiche ed il ricorso alla termovalorizzazione, non censurando in alcun modo la localizzazione dell’impianto nel sito di Selvapiana, né le sue dimensioni o caratteristiche strutturali. Non è stato oggetto di censure del Tar neppure la considerazione dell’impianto come ampliamento di quello esistente, anziché nuovo impianto. In pratica, l'annullamento della Via riguarda un parere “orientativo” della Soprintendenza in merito all’impatto paesaggistico di Selvapiana. Un parere che, secondo il Tar, doveva essere “definitivo”, esprimendo quindi un sì o un no e non limitarsi soltanto ad un orientamento favorevole. Per quanto riguarda l'Aia, oltre alla riproposizione del vizio legato al parere della Sovrintendenza, il Tar ha rilevato che non risultavano esplicitate tutte le motivazioni dei pareri assunti. Il Tar dunque ha annullato solamente gli atti gestionali a valle, ovvero l'autorizzazione di Via e Aia, per difetto di istruttoria. Conseguentemente il difetto di istruttoria ha fatto arretrare il procedimento di autorizzazione di Via e di Aia. Proprio nei giorni scorsi è pervenuto il nuovo parere favorevole della Soprintendenza, che ha consentito di emendare e concludere la procedura di Via. Per quanto riguarda l’Aia contiamo di completare in tempi ragionevolmente brevi, sanando i punti censurati dal Tar.
"Rimaniamo sulla nostra posizione - ha replicato Lorenzo Verdi di Rifondazione comunista - Si dovrebbe investire maggiormente sulla e la raccolta differenziata dei rifiuti e soprattutto si dovrebbe avere il coraggio di puntare su nuovi metodi di trattamento dei rifiuti e soprattutto sul trattamento a freddo anziché sull’incenerimento".