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AUTOBUS, DECORO SCARSO PER I FIORENTINI
"Ma migliorati i servizi con la tramvia". I risultati di un questionario presentati ad Ugnano in un incontro con il Sindaco di Firenze Matteo Renzi

Ataf, decoro e linee. Da un questionario compilato da circa 400 cittadini emergono dati interessanti che sono stati presentati in un incontro con il sindaco di Firenze Matteo Renzi, presso la casa del popolo di Ugnano, promosso dal consigliere provinciale Adamo Azzarello con il circolo Pd ‘Enrico Berlinguer’ e da ‘Sinistra ecologia e libertà’ del Quartiere 4. Ecco cosa viene fuori. Decoro degli autobus: scarso per il 53 per cento, pessimo per il 39, accettabile per il 35, buono o ottimo per il restante 9 per cento.
Soddisfacente è risultata anche la quantità di coloro che ritengono migliorata la puntualità e il servizio con l’introduzione della tramvia (in una scala da 1 a 10 questo apprezzamento sta tra 5 e 8) il cui decoro, a differenza dei bus, è notevolmente apprezzato dall’80%.
La maggior parte di chi ha compilato il questionario non conosce il biglietto Pegaso, ma risulta favorevole al biglietto unico integrato.
Circa i problemi del quartiere 4, i cittadini hanno confermato che la linea 9 risulta troppo lunga e meno efficace e, col 44, al di là di una puntualità che Ataf ha pubblicamente dichiarato altissima, scarsamente affidabile per certezza di tempi e spesso frustrata da salti di corsa (se una linea come il 9 che passa ogni 15 minuti, mentre la sua frequenza dovrebbe essere di 10, e salta una corsa, è facile immaginare che il balocco non funziona e che si creano disagi importanti). E si deve aggiungere che ampie zone del quartiere mancano di un collegamento efficace, come la zona di Ponte a Greve, specialmente tra via Bugiardini e San Lorenzo a Greve lato via pisana, o come la zona del Pontignale, mentre il tragitto che il 9 compie in via dell’Argingrosso in direzione ponte dell’indiano non sembra ragionevole perché una strada così pericolosa non consente fermate; e anche laddove si potessero realizzare sul lato dell’argine ci si troverebbe in condizione di pericolosità per l’attraversamento della strada.
“Siamo molto soddisfatti – hanno dichiarato Martina Secchi, Mirko Dormentoni, Adamo Azzarello, organizzatori dell’incontro – del confronto col sindaco martedì sera ad Ugnano a cui hanno partecipato anche numerosi consiglieri di quartiere, lo stesso Presidente D’Eugenio e tanti consiglieri comunali del Pd. Abbiamo incontrato circa 300 persone e con loro abbiamo discusso dei problemi del territorio assumendo alcuni impegni precisi, in particolare: realizzazione della nuova strada di collegamento tra Ugnano e il viadotto dell’Indiano e i servizi del quartiere presenti su via Canova, realizzazione di piste e attraversamenti ciclopedonali sull’Arno collegate ad un parco pubblico nella zona dell’acquedotto dei pozzi di Mantignano” .
“Sulla realizzazione del Bypass il Sindaco ci ha risposto molto chiaramente - dichiara Adamo Azzarello - Noi gli abbiamo detto che il collegamento con Badia a Settimo ci lasciava perplessi perché quel collegamento potrebbe infatti diventare un’alternativa per il transito verso la zona industriale Scandicci – Lastra e verso il ponte all’indiano inducendo flussi di traffico che insisterebbero sulla zona di Ugnano-Mantignano e che preferiremmo che il Bypass fosse ribattezzato “strada di collegamento tra Ugnano e Mantignano col viadotto dell’indiano e le funzioni del quartiere 4 su via Canova”. Matteo ci ha detto casomai di chiamarlo “pippo” o “piero”, per intendersi, facendo capire che l’impostazione era da lui condivisa e comunque che la previsione del collegamento con badia sarebbe stata casomai valutata nel tempo, visto che il piano strutturale è un documento di programmazione territoriale non necessariamente immediato. Sul “pippo” il comune è impegnato a siglare la convenzione entro settembre per partire con i lavori al più presto, lavori che dureranno 18 mesi. L’obiettivo è comunque completare l’opera entro questo mandato amministrativo. Siamo soddisfatti e convinti che Matteo porterà a termine questa annosa problematica”.
“Dobbiamo realizzare da subito l’uscita da via di Ugnano su via Baccio da Montelupo, attualmente condizionata dal passaggio del bus 44, causa di pericolo e ostacolo al traffico veicolare – ha aggiunto Mirko Dormentoni – avanzando anche l’idea che un’ottima soluzione per quello svincolo potrebbe essere la realizzazione di una rotonda”, idea su cui il Sindaco ha manifestato un interesse all’approfondimento. “Così come da approfondire risultano le proposte di un’altra rotatoria per l’incrocio tra via Baccio da Montelupo e via della Casella, dove, per consentire, giustamente, la svolta a sinistra della linea bus 77 in direzione Federiga, i tempi del semaforo che immette da via Pisana e via della Casella su Via Baccio da Montelupo verso l’entrata del collegamento per il viadotto dell’indiano sono stati ridotti, comportando lunghe code negli orari di punta nella zona di Ponte a Greve, che si protraggono fino e oltre il vecchio ponte sulla Greve (che peraltro necessiterebbe di qualche sopralluogo e intervento manutentivo) – ha aggiunto Azzarello, avanzando l’ipotesi di realizzare una corsia interna all’attuale anello dello svincolo della Fi-Pi-Li su ponte a greve magari col coinvolgimento di Provincia e Regione, in modo da dividere il traffico in uscita prima del restringimento della carreggiata presso l’uscita sul ponte sulla greve.
La serata è stata l’occasione per presentare il risultato dei questionari sulla riorganizzazione del trasporto pubblico locale avvenuta dopo l’entrata in esercizio della tramvia. Martina Secchi ha illustrato i dati sottolineando che la prima e nota lamentela è che la vera e propria rivoluzione delle abitudini conseguente all’entrata in funzione della tramvia costringe spesso all’uso di troppi mezzi per raggiungere altre zone della città (in qualche caso anche del quartiere, ma è chiaro che da una parte qualcuno ha visto migliorare la situazione e qualcuno l’ha vista peggiorare, questo era ed è inevitabile). Ma, “malgrado l’imbuto rappresentato dal nodo della stazione e di san marco i tempi si sono comunque ridotti anche rispetto all’eventuale mantenimento di linee su gomma di lunga percorrenza, che con quell’imbuto avrebbero con ben altri risultati dovuto fare i conti, non per nulla molte lamentele che abbiamo sentito riguardano la linea 6 che infatti attraversa la città”.
Nelle “note” che si potevano compilare nei questionari sono stati avanzati poi suggerimenti e critiche che abbiamo fatto presente al Sindaco”.
I tagli del governo stanno però mettendo a rischio tutto il sistema. “Dobbiamo proseguire nel ragionamento di sistema e di integrazione ferro-gomma, ottimizzando in questo senso le risorse a disposizione, notevolmente aumentate, giustamente, per la tramvia. Ma se il governo procede sulla strada dei tagli ai servizi, in questo caso al Tpl, penso che tutti insieme si debba mettere in atto una mobilitazione straordinaria per la difesa di questo servizio fondamentale”.

01/07/2010 14.59
Provincia di Firenze