PONTE DI SAN CLEMENTE, IN ATTESA DEL PARERE TECNICO
La Provincia deposita istanza al Giudice perché sia consegnata la relazione del consulente da lui nominato
Sono trascorsi ormai due anni dal dissesto dal ponte di San Clemente, nel Comune di Reggello. L'assessore alle Infrastrutture della Provincia di Firenze Laura Cantini ha fatto il punto della situazione in Consiglio provinciale rispondendo a un'interrogazione di Rifondazione comunista. E' stata attivato dalla Provincia, presso il Tribunale di Firenze, l’accertamento tecnico preventivo per capire quali potessero essere state le cause del fenomeno e quindi le eventuali responsabilità. Questa procedura comporta l’impossibilità di qualsiasi tipo di intervento strutturale, a parte quelle opere minimali di messa in sicurezza che sono stati eseguiti, finché il Giudice non si esprime in merito. Perché il Giudice si esprima occorre che il consulente tecnico da lui nominato produca una relazione a chiarimento degli elementi rilevati durante i sopralluoghi. La Provincia ha nominato un suo consulente tecnico di parte che ha già redatto la sua relazione. La controparte, che è l’impresa, chiamata in causa dalla Provincia per responsabilità in difetto dell’opera entro 10 anni dalla realizzazione, non ha neanche nominato un suo consulente e quindi non consegnerà al Giudice nessuna relazione sull’accaduto. Il consulente del Giudice, pur avendo dei tempi ben precisi per la consegna della sua relazione e che sono ampiamente scaduti, non ha prodotto la relazione. La Avvocatura della Provincia, a motivo di questa situazione, il 23 di giugno ha depositato un’istanza al Giudice per dare un termine breve e improrogabile al consulente per la consegna della relazione, e nel caso di ulteriore inerzia, per sostituirlo.
I tempi di realizzazione dell’intervento sul Ponte non sono quindi programmabili adesso. Tuttavia la direzione viabilità ha già affidato l’incarico per la progettazione degli interventi di messa in sicurezza e questo progetto è già in buona parte redatto. "Ci tengo a sfatare l'idea che l'interruzione dei lavori sia un alibi per la Provincia così come ventilato nell'interrogazione", ha precisato Cantini. "Rendere consapevoli e informate le persone di quello che sta accadendo elimina i punti in ombra - ha replicato Andrea Calò, capogruppo di Rifondazione - Il ponte è stato solo in parte ripristinato, ma deve essere messo in modo definitivo in sicurezza. C’è un disagio dettato dalla viabilità e c’è un danno a carico soprattutto del commercio e delle famiglie. In attesa del giudizio è indispensabile informare la popolazione anche perché tanto il sindaco di Reggello che quello di Rignano non brillano a riguardo".